E’ appena terminata la prima edizione della Digital School Mondadori, scuola di formazione organizzata dalle riviste Mondadori Sale & Pepe, Donnamoderna, Casafacile. Il corso base della Digital School si propone di insegnare i fondamenti del Content e Social Media Management. Di cosa sto parlando?
Digital School Mondadori: di cosa si tratta
Quando ho letto su Twitter del progetto Digital School, io, che mi sto appassionando di tematiche digitali e che amo il mondo del giornalismo, non mi sono fatta sfuggire l’occasione di iscrivermi a questa ‘scuola’ i cui docenti sono dei giornalisti affermati.
Tra le riviste che organizzano il corso, la mia preferita è Donna Moderna, anche se ho un debole per un’altra rivista del gruppo, cioè Starbene. Sono un’entusiasta di natura ed ho frequentato tutte le lezioni cercando di imparare il più possibile da ogni docente.
Ma cosa esattamente ho imparato?
Ecco le 10 cose più interessanti, a mio avviso, che ho appreso in questi sabati autunnali di Digital School a Milano.
1.Definire una DIREZIONE

Scegli la tua direzione
Sia che stiamo scrivendo un blog, sia che stiamo gestendo i social media per conto di un Brand di qualsiasi tipo, dobbiamo avere una visione a lungo termine. Decidere una direzione implica obbligatoriamente escluderne altre. Solo in questo modo potremo essere davvero efficaci. Cosa vogliamo fornire ai nostri lettori?
2. Scegliere gli USERS o le PERSONAS a cui rivolgersi

Scegli i tuoi users
Da alcuni studi emerge che gli utenti a cui ci rivolgiamo devono essere il più possibile ben definiti. Devono avere un nome, un lavoro, una località dove vivono, dei gusti ben precisi e, ogni volta che scriviamo, dobbiamo chiederci: a loro piacerà?
3. Le IMMAGINI

Inserisci delle belle immagini
Senza di esse non si va da nessuna parte. Se non siamo dei bravi fotografi (ma nella seconda parte del post ho sintetizzato le regole fondamentali che ci hanno spiegato durante il corso per realizzare delle belle foto), possiamo utilizzare quelle dei Creative Commons. Uno dei siti consigliati da cui ‘scaricare’ le immagini è Flickr. Ogni volta che utilizziamo un’immagine, se non siamo sicuri che sia di Creative Commons, contattiamo l’autore e, in ogni caso, sul nostro sito o social mettiamo sempre il riferimento della persona che ha realizzato la fotografia. Esistono anche dei siti molto utili per realizzare immagini (o per scaricarne alcune) modificandole a nostro piacimento attraverso aggiunta di titoli o effetti grafici. I principali sono Canva e Pablo (by Buffer).
4. I TITOLI

Scegli un titolo efficace
Il lettore spesso decide in base a titolo ed immagine se leggere interamente l’articolo. Dagli studi emerge che alcuni tipi di titolo funzionano meglio di altri. Ad esempio, quelli che sottolineano ‘l’urgenza’: ‘Solo 28 prodotti sono ancora disponibili… affrettatevi’, oppure gli elenchi puntati (come questo articolo e il relativo titolo, ad esempio) oppure ancora quelli che richiamano ‘l’autorità’: ‘I migliori dentisti consigliano…’
5. Il CALENDARIO EDITORIALE

Definisci un calendario editoriale
Sì, la sola parola incute timore ma, bisogna essere costanti, abituare il lettore ad una certa periodicità e alla garanzia che leggerà qualcosa, per esempio, ogni martedì alle 7:30. (N.B. Il giorno e l’orario scelto non sono casuali, pare infatti che ci siano giorni ed orari in cui i lettori si collegano al Web con maggiore frequenza ed il mio esempio sembrerebbe essere uno dei momenti clou).
Non è finita qui. Ecco le altre 5 cose che ho imparato durante il corso-
Mi sono accorta che non vedo più i tuoi post uff! Me ne sono persi un po’… Grazie per aver condiviso i primi 5 consigli!