Running for dummies

18 Agosto 2015

Se 4/5 anni fa mi avessero detto che avrei iniziato a correre, non ci avrei creduto. E invece, da circa 3 anni, complice il desiderio di rimettermi un po’ in forma, anch’io sono una runner.

Corsa non competitiva provincia di Verbania - foto di tatianaberlaffa.com

🇮🇹 In questi 3 anni non sono stata sempre costante, purtroppo, a causa di alcuni brevi periodi di riposo forzato.

Ci sono diverse teorie sul come iniziare a correre. Chi consiglia di partire camminando, poi di alternare 1 minuto di corsa e 1 minuto di camminata e chi più idee ha, più ne metta.

Dal canto mio, le prime due volte che sono uscita di casa con una tenuta ‘semidacorsa’ ho camminato e basta. Già dalla terza volta però, probabilmente per noia, perché volevo metterci meno tempo, perché volevo sfidare me stessa… Ho iniziato a correre.

Non ho fatto 1 minuto di camminata e 1 di corsa. Assolutamente no. Mi sono detta: voglio correre? E corriamo. Punto. E così ho fatto. Per quanto riguarda la velocità di andatura… Bè, quella è un’altra storia. All’inizio non avevo strumenti di misurazione (ora ho un gps Garmin da polso) e mi basavo soltanto sull’orologio ed una stima approssimativa dei km percorsi.

Insomma, credo che la mia media fosse di 10 minuti al km! In poche parole, un camminatore allenato avrebbe potuto ‘battermi’ alla grande.

Attualmente, la mia media è migliorata (e menomale!) ed è di 7 minuti al km in allenamento e 6 minuti e 30 in ‘gara’. Preciserò meglio cosa intendo per gara e il perché ci sia questa differenza più avanti nel post.

Oltre che all’allenamento, questi progressi sono dovuti anche alla perdita di peso. Vi assicuro che solo con 1 kg in meno, la differenza nella fatica e nella velocità della corsa è sostanziale. Lo dico per esperienza diretta.

L’allenamento per me consiste in una corsa di circa 8 km al mattino 3/4 volte alla settimana. Mi sveglio molto presto per correre e la corsa mattutina (così come la mindfulness) hanno il potere di cambiare totalmente la mia giornata.

Per ‘gara’ invece intendo delle semplici corse che si aggirano intorno ai 5/7 km di lunghezza. Di solito sono serali e, ovviamente, nel periodo estivo. Durante queste manifestazioni, grazie (o a causa) del fatto che ci sono molte persone che partono nello stesso momento, l’adrenalina sale ed è impossibile non accelerare il proprio passo rispetto a quello degli allenamenti.

COME TROVARE LA MOTIVAZIONE PER INIZIARE E CONTINUARE A CORRERE

1. Avere qualcuno con cui correre. Questa è senz’altro una cosa importante per mantenersi motivati. Fare 2 chiacchiere mentre si corre aiuta a far passare meglio il tempo e a sentire meno la fatica (che comunque c’è, eh!).

2. Anche correre da soli è bellissimo. Mi rendo conto di contraddire il punto precedente però è esattamente quello che penso. Correre solo ed esclusivamente in compagnia non mi piace. La corsa solitaria (su percorsi magari ben conosciuti, volendo con le cuffie per ascoltare i brani preferiti o la radio, ma anche questo non mi piace sempre) è rigenerante. Assaporare il silenzio ed il contatto individuale con la natura è stupendo.

3. Pesarsi prima e dopo una corsa. Qualsiasi nutrizionista inorridirebbe nel sentire questo consiglio di pesarsi due volte in un giorno. Però, la gioia di vedere tra il prima e il dopo magari 1 kg o 1 kg e 1/2 in meno non ha prezzo. Certo, tutto dipende dalla lunghezza della corsa svolta e, si sa, in così breve tempo si perdono soprattutto liquidi che poi vengono reintegrati alla prima bevuta. Però, dà una soddisfazione leggere quelle cifre sulla bilancia…!

4. Programmare, ogni tanto, la partecipazione a brevi gare (sono arrivata ultima diverse volte, ma non è quello l’importante!) oppure a corse fiasp (gare non competitive di diversi kilometraggi che si svolgono normalmente la domenica mattina). L’idea di partecipare ad un evento organizzato insieme ad altre persone incentiva ad allenarsi.

5. Il benessere che regalano le endorfine dopo aver terminato lo sforzo fisico. Si può diventare davvero dipendenti da questa condizione.

Spero che questo post vi sia piaciuto e che a qualcuno sia venuta la voglia di provare a correre.

Prossimamente, inserirò un calendario di brevi gare o camminate non competitive della zona di Varese, Milano, Novara e Como. Provate a partecipare, potremmo incontrarci lì e, soprattutto, potrebbe piacervi.

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Tatiana Berlaffa

Tatiana Berlaffa

Aiuto donne e imprenditrici a portare la mindfulness nella vita quotidiana per ritrovare una maggiore centratura e nel business per lavorare e comunicare in modo efficace ma senza essere sempre connesse. Utilizzo un approccio unico e personalizzato che si avvale delle più recenti tecniche di life e business coaching, della pratica della mindfulness e… di altre magie.

12 Commenti

  1. Faith On Mars

    Ti ammiro molto perchè la corsa proprio mi causa una repulsione tremenda. Davvero, stimo tantissimo chi corre perchè per me è un ostacolo insormontabile…. Preferisco di gran lunga andare in bicicletta a ritmo sostenuto, sebbene in termini di benefici non sia nemmeno la metà della corsa. Ma piuttosto che niente… 😉
    Davvero complimenti!

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  2. Mousymouse

    Tanta, tanta, tanta stima. Mi viene un attacco di panico solo a pensarci alla corsa 🙂
    Continui a scrivere di mindfulness, ma sai che non sono riuscita a capire esattamente cosa sia?

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  3. doodlemarti

    Io corro da sola perché non c’é nessuna amica o amico che corre…ma mi sta bene lo stesso, ho la musica e il bosco come contorno. Vorrei fare più garette, ma a tempo debito anche quello..per ora ho fatto solo la Deejay Ten, la Wings for Life e la Nike Women Run…che sono un po’ come la droga: quando cominci a partecipare non vorresti smettere LOL

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  4. Mousymouse

    Ehm…ancora più confusa, però sto ricercando, in effetti si trovano parecchie informazioni. Grazie

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  5. ideepensharing

    Brava! Io e la corsa non andiamo d’accordo, preferisco camminare velocemente anche per qualche problemino alle ginocchia…

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  6. Mousymouse

    Senti, ho cercato di capirci di più ma ancora nebbia, nebbia 🙂 però ho scoperto che a 750 mt da casa mia c’è un centro apposito dove fanno corsi, seminari e anche yoga mindfulness

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  7. lisachepasticci

    Ci pensavo giusto oggi… per un buon periodo ho camminato, di pomeriggio o sera. Poi ho abbandonato questo impegno con me stessa, usando come scusa le giornate già troppo piene. Ora che è un periodo mentalmente pesante, provo il desiderio di riprendere a camminare e magari iniziare anche a correre finalmente! Dopo questo stop forzato a cui devo attenermi ora, penso proprio non perderò più tempo.. il tuo post è una piacevole coincidenza 😉

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  8. Ri

    Che brava! L’entusiasmo che trasmetti parlando della corsa è contagioso!

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  9. unpodimondo

    Io ho corso tanto… Come te ho iniziato a fare le garette poi piano piano sono arrivato fino alla maratona… Nel 2013 poi mi sono rotto: preso dagli amici facevo troppe gare e allenamenti e a un certo punto il fisico mi ha mandato il conto…
    Adesso sto piano piano riprendendo e anch’io vado sui tuoi ritmi (6:30 al km). Sabato scorso ho comprato un nuovo GPS (Polar M400) perchè mi si era rotto definitivamente il Garmin (avevo da molti anni il Forerunner 305). Nei prossimi giorni devo rifare il tesseramento per il 2015/2016… e poi ricomincerò anch’io con le garette… ma questa volta senza strafare!

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  10. francesco

    guarda, vale anche per me la stessa cosa. oggi non so se sono un runner, certo di impegno ne metto tanto

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  11. milanoeyes

    Anche io pensavo che non ce l’avrei mai fatta a correre e invece piano piano, seguendo i miei ritmi ci sto riuscendo. Io però preferisco sempre in solitaria perché se inizio a parlare perdo il fiato e non reggo!

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