Il Sankalpa, che potremmo tradurre in italiano con la parola ‘intenzione’, è un termine sanscrito ben noto a chi pratica yoga.
Di solito, prima di una lezione di yoga, il praticante prende qualche minuto per ‘centrarsi’, fare dei respiri profondi, esprimere il proprio intento e ‘dedicare’ la pratica a qualcosa di superiore.
Spesso, il sankalpa non è legato a qualcosa di egoistico, ma esprime un fine più alto ed è indirizzato al benessere anche delle altre persone, magari anche dell’umanità intera.
Anche nella meditazione, può essere bello e utile esprimere un’intenzione prima della pratica.
Esprimere il Sankalpa non è definire obiettivi
I ‘propositi’ come il Sankalpa sono molto diversi dagli obiettivi tradizionali che possiamo avere in mente. Spesso, infatti, noi occidentali ci avviciniamo a pratiche come lo yoga, la meditazione e la mindfulness con un obiettivo nella testa. Abbiamo il desiderio di ridurre lo stress, gestire le emozioni difficili o dormire meglio. Tutto ciò è molto ‘umano’ e comprensibile. Dobbiamo però stare attente a non lasciarci trasportare dalle aspettative. Altrimenti, corriamo il rischio di pensare che la meditazione sia qualcosa che ‘deve’ funzionare e che lo farà solo se raggiungeremo i risultati che vogliamo.
Il Sankalpa è qualcosa di molto diverso. È qualcosa di più spirituale e connetterci ad esso ci aiuta a non entrare nel meccanismo dei ‘risultati’ a tutti i costi.
L’intenzione ci consente di allinearci ai nostri valori e alle nostre intuizioni indipendentemente dal fatto che i nostri desideri possano o non possano avverarsi.
Esempi di intenzione nella meditazione
L’intenzione è una ‘direzione’, non è qualcosa di rigido. È un movimento che si adatta alla vita di ognuno di noi e ci mantiene in collegamento con la realtà e con il flusso delle cose.
Alcuni esempi di intenzione possono essere:
- Coltivo l’amore nei confronti di me stessa e di tutti gli esseri
- Nutro la pazienza e l’accoglienza
- Accetto tutte le mie emozioni e riconosco che ognuna ha la propria dignità
L’intenzione è qualcosa di molto personale. Ognuna di noi dovrebbe scegliere la propria ed esprimerla secondo le parole che meglio sente risuonare dentro di sé.
A volte, il sankalpa può emergere proprio mentre stiamo meditando. Anche in questo caso, però, l’importante è non nutrire eccessive aspettative e non forzarci di trovarlo a tutti i costi.
Trovare il Sankalpa, l’intenzione, non deve essere un ulteriore ‘obbligo’. Altrimenti, perderebbe tutto il suo valore.
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