Le trame di Bea – il dipinto – è un libro (primo di una serie) ambientato in un castello del bergamasco che si ispira all’esistente castello di Cavernago (BG).
Tra fantasia e realtà, le vicende della protagonista Beatrice si intrecciano con quelle di personaggi storici e vicende misteriose.
Il romanzo è una lettura piacevole, scritto a quattro mani in modo scorrevole, vi sono diversi passaggi divertenti e autoironici della protagonista stessa e la vicenda è avvincente.
L’ho letto tutto d’un fiato e mi è piaciuto molto.
Ma cosa ho amato di più di questo libro?
Ecco i 5 motivi per cui, secondo me, vale la pena di leggere Le Trame di Bea.
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L’idea di seguire le proprie passioni.
Ho fatto un po’ mia la dedica iniziale, rivolta alle figlie delle 2 autrici ma credo un po’ a tutti noi. ‘Non lasciate i vostri sogni in un cassetto ma fateli volare e con impegno e passione cercate di raggiungerli’. Questo concetto viene anche ripreso all’interno di Le Trame di Bea dalla protagonista stessa. Ed è quello che hanno fatto Mara Bozzolan e Annalisa Nozza con la creazione del romanzo le Trame di Bea. Hanno dato vita a quello che per molti è un sogno: scrivere un libro. E hanno avuto ragione. Sapete che hanno già pronto il secondo volume? Brave davvero.
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L’approccio leggero alla Storia.
Leggere Le Trame di Bea è un modo molto diverso per avvicinarsi alla storia rispetto a quello a cui eravamo abituati sui banchi di scuola. Per dovere di cronaca, la prefazione di Gabriele Medolago ci racconta che molti fatti del romanzo non sono realmente accaduti. Ma l’atmosfera che permea tutta la narrazione ricostruisce bene un’epoca lontana e ricca di fascino.
castello di Malpaga, comune di Cavernago (BG) -
La psicologia delle protagoniste femminili.
Mi piace molto cercare di cogliere le peculiarità del carattere delle persone. E in questo romanzo, fin dall’inizio, viene messa in luce la personalità delle due ragazze Beatrice e Giorgia. Dapprima è descritta con brevi cenni e poi riemerge nei fatti e nelle parole delle due ragazze. Beatrice è quella romantica, talmente sensibile da ‘cogliere’ e sentire dentro di sè anche le sensazioni altrui. Giorgia invece è solare, dinamica, con la risposta pronta. Beatrice, ogni volta che l’affascinante nipote del Principe le rivolge la parola si fa mille problemi sulla figura che potrà fare. Giorgia, d’altro canto, è quella sempre sorridente, che racconta il suo viaggio come un fiume in piena ma è anche amica fidata e sincera.
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Un castello che vive.
Il castello di Cavernago, a cui si ispira il castello del romanzo, è un castello vero. Non è ‘adibito a museo’ bensì è abitato (così come nella realtà per diversi periodi dell’anno). C’è un Principe vero, c’è il nipote del Principe, ci sono stanze dove dimorano i proprietari e salottini in cui i personaggi si siedono. E ci sono dipinti, proprio come dice il titolo, che non sono mai stati ‘studiati’ a fondo e che racchiudono una storia che, a poco a poco verrà portata alla luce.
Durante il blogtour #CavernagoStory – visita in costume del Castello di Malpaga -
La panoramica sui rapporti d’amore.
E’ un romanzo nel vero senso della parola. C’è la ragazza che sogna il grande amore, c’è l’uomo bello e tenebroso e un amico che vorrebbe essere qualcosa di più. C’è anche una coppia di persone molto diverse tra loro che però convolano a nozze. Ci sono tutte le varianti dell’amore che ritroviamo poi anche nella vita vera.
Leggere un romanzo e visitare i posti in cui è ambientato
Non succede spesso, ma quando accade è davvero stupendo.
Grazie al blogtour #CavernagoStory, il 20 maggio ho avuto la possibilità di visitare i luoghi in cui si svolge la vicenda prima di leggere il romanzo. Ogni riferimento alle stanze, al giardino, al salice (sì, c’è un salice che ha la sua importanza all’interno del romanzo) mi ha fatto rivivere la mia visita al Castello.

Durante questo tour non abbiamo soltanto visitato il Castello di Cavernago, ma anche altre bellezze del territorio. Abbiamo fatto un’escursione in bicicletta all’oasi naturalistica del fiume Serio, che è una riserva naturale con una flora unica in tutta Europa. Abbiamo pranzato alla Locanda dei nobili viaggiatori. Abbiamo visitato il bellissimo Castello di Malpaga, risalente al 1300 e che, dopo la metà del 1400, fu dimora e feudo del condottiero Bartolomeo Colleoni.

E’ possibile effettuare visite e tour guidati in costume all’interno del Castello di Malpaga e sentirsi dei veri e propri Castellani. Noi l’abbiamo fatto ed è stato davvero suggestivo oltre che divertente!
Ti ho incuriosito? Ti consiglio di leggere Le Trame di Bea – Il dipinto e di fare una gita in quella zona. Poi fammi sapere cosa ne pensi!
Se ti piacciono i viaggi, ti consiglio anche di leggere il mio post THE GIRA: 6 motivi per fare un viaggio in Apecar e potrebbe venirti voglia di fare un tour davvero avventuroso in giro per l’Italia!
Grazie ai miei compagni di viaggio:
l’organizzatrice Nicoletta di onetwofrida.com
Elena di milanosguardinediti.com
Cristiana di viaggevolmente.com
Andrea e Ambra di scoprireviaggiando.surio.it
le scrittrici Mara e Annalisa, il sindaco Giuseppe, il principe Carlos e tutti coloro che ci hanno accolti e coccolati in questa bella avventura.

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