Il concetto di ‘Spazio’ non è semplice da comprendere e percepire. Soprattutto quando si tratta di ‘sentire’ lo Spazio dentro e fuori di noi.
Come si può ‘esplorare lo spazio’ in modo da diventarne sempre più consapevoli?
Ci ho provato attraverso la Meditazione e lo Yoga durante una giornata di seminario molto interessante. Ecco la mia esperienza.
Esplorare lo Spazio attraverso la Meditazione
Qualsiasi sia l’oggetto di osservazione della nostra meditazione, come in questo caso ‘lo spazio’, inteso dal punto di vista fisico ma anche mentale ed emotivo, è importante avere nei suoi confronti un’attenzione non giudicante.
In generale, la prima cosa da chiedersi quando ci si siede per meditare é: ‘Come sto?’, ‘Come mi sento?’
Questo semplice quesito, da solo, se cerchiamo di fornire una risposta sincera, basta a far emergere e portare alla nostra coscienza mille sensazioni.
E’ una domanda che non ci poniamo molto spesso ma sulla quale, invece, dovremmo interrogarci più volte durante il giorno.
Da diverso tempo tengo un ‘diario della meditazione’ su cui annoto, al termine di ogni seduta di pratica, quello che è emerso. Non è un obbligo, lo faccio soltanto se mi sembra utile in quel momento. A poco a poco ho iniziato ad usarlo anche in altri momenti della giornata, non solo dopo che ho meditato.
Ci scrivo tutte le volte che noto qualche pensiero degno di attenzione e questo mi evita di essere trasportata nel ‘loop’ di tante riflessioni concatenate che, spesso e volentieri, non hanno capo né coda. Il solo fatto di scrivere questi pensieri mi consente di rielaborarli e di vederli in modo più distaccato.
Ho parlato ampiamente dell’utilità di tenere un diario e lo consiglio davvero a tutti.
Durante il seminario, ci è stato chiesto di interrogarci e di scrivere ciò che davvero sentivamo in quel momento, nel nostro ‘spazio interiore’ ma anche nei confronti degli altri partecipanti.
Esplorare lo Spazio attraverso lo Yoga e il Movimento
Ci siamo mossi nello spazio della stanza della Cascina del Monte Diviso, uno spazio molto bello nella zona di Gallarate.
E poi siamo usciti fuori, all’aperto. Abbiamo camminato in silenzio contemplando l’ambiente circostante, abbiamo fatto yoga e poi di nuovo meditazione in un prato.
Uno spazio di condivisione
Io pratico quasi sempre da sola, ogni mattina. Ma credo che esperienze di gruppo come questa servano a farci esplorare nuove prospettive, a non lasciarci nel nostro mondo in cui altrimenti resteremmo rinchiusi privi di confronto.
E’ stato bello conoscere gli altri partecipanti e chiacchierare con loro al momento del pasto o al termine del corso. Chi partecipa ad esperienze di questo tipo, arriva spesso da vite e situazioni molto diverse tra loro. Ma tutti siamo sempre accomunati dal desiderio di essere più in contatto con noi stessi. E questo è l’importante.
Il seminario a cui ho partecipato è stato organizzato da Albina Locarno di essercimeditando e dall’insegnante yoga Fabio Bisotti.
Conosco Albina da diverso tempo ed è una cara collega insegnante di Mindfulness di cui ho seguito diversi corsi in provincia di Varese.
Le iniziative che propone sono rivolte sia ad un pubblico di ‘praticanti’ sia a chi si vuole avvicinare alla meditazione per la prima volta.
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