Spesso si sente dire che camminare fa bene, che mantiene giovani e rinvigorisce la mente e il corpo.
E non è l’unica buona notizia. Anche nella Mindfulness esiste una pratica chiamata ‘Walking Meditation’ che parte proprio dalla ‘camminata’ per sviluppare la consapevolezza di tutto il corpo e del momento presente.

Come la Meditazione seduta, anche la Walking Meditation, o meditazione camminata ha origini antichissime e proviene dalla tradizione buddista. Spesso, per chi si sta avvicinando alla meditazione e trova difficile praticare quella seduta, può essere una buona idea alternare i 2 tipi di pratica che finiscono per ‘sostenersi’ a vicenda.
Ma la Walking Meditation non è una ‘passeggiata’ qualsiasi. Affinché sia davvero efficace e possa aiutarti a riportare la mente nel qui ed ora, deve rispettare alcuni parametri.
Ecco come puoi trasformare la tua camminata in una vera forma di meditazione attraverso alcuni consigli pratici.
Innanzitutto, ricorda che, se nella meditazione ‘classica’ sul cuscino ti è richiesto di concentrarti sul respiro, nella pratica ‘camminata’ ti è richiesto di ‘sentire’ il movimento del tuo corpo e concentrarti su di esso.
5 passi per praticare la Walking Meditation
- Scegli il luogo. L’ideale è praticare la Meditazione Camminata in uno spazio lungo almeno 8 o 10 metri. Può essere perfetto un corridoio o una stanza. O, ancora meglio, puoi praticare Walking Meditation all’aria aperta in un giardino o in un parco.
- Assumi la posizione corretta. Lascia le braccia rilassate lungo il corpo e concentra il tuo sguardo in un punto a circa 2 metri davanti a te.
- Senti il tuo corpo. Poni l’attenzione sui tuoi piedi. Fai passi lenti, porta l’attenzione sul piede che sta per alzarsi. Senti i muscoli del polpaccio e la tensione della caviglia. Immergiti nel ‘momento’ della Walking Meditation in cui ti senti in bilico e devi mantenere l’equilibrio quando compi il passo. Se ti è utile, puoi provare ad ‘annotare’ mentalmente l’azione che stai compiendo, ad esempio: ‘alza’, quando il piede si sta alzando, ‘muovi’, mentre lo porti verso l’alto e ‘appoggia’ quando scende a terra. Nota anche come si manifesta dentro di te ‘l’intenzione’ di alzare il piede per compiere il passo.
- Continua a camminare per almeno 10 minuti. Nella tradizione, la meditazione camminata prevede uno spazio che ti consenta di fare una ventina di passi e poi di tornare indietro. Questo avviene perché l’importante non è ‘raggiungere un luogo’ ma concentrarsi sulle sensazioni del corpo senza avere alcun obiettivo specifico a cui tendere. Se però ti trovi con altre persone, puoi comunque praticare la meditazione camminata percorrendo una distanza più lunga. L’importante è che mantieni l’attenzione su di te e non sull’ambiente circostante o sul punto verso cui ti stai dirigendo.
- Riporta l’attenzione al presente. Quando ti accorgi che qualcosa ti distrae (un rumore, un pensiero, una sensazione fisica), riporta in modo gentile ma fermo l’attenzione al corpo. Se la distrazione dovesse essere davvero forte, puoi fermarti, prendere qualche respiro profondo, riportare l’attenzione ai tuoi piedi e, solo allora, ripartire di nuovo.
La mia esperienza
Ho praticato Walking Meditation con i miei insegnanti di meditazione in diverse occasioni. Infatti, questa pratica è una di quelle proposte nel percorso MBSR che io ho frequentato 2 volte. E non solo. Quando partecipo ai miei ritiri di meditazione, la giornata è scandita in un alternarsi di meditazione seduta, meditazione camminata, pasti in consapevolezza e Yogi Job (lavori di pulizia per il bene comune svolti in modo consapevole).
È proprio in queste occasioni, a Pian dei Ciliegi o a Erba, durante il ritiro con Tempomindfulness, che ho potuto sperimentare con la walking meditation e trarne grande giovamento. Tutt’ora, quando esco a fare le mie passeggiate nella natura, cerco sempre di ritagliarmi alcuni minuti per portare l’attenzione al mio corpo e praticarla.
Il consiglio in più
Questo tipo di meditazione è utile in particolare per le persone molto energiche che faticano a stare ferme. Ma anche se hai una natura più ‘tranquilla’, in alcuni giorni potresti avere molta difficoltà a stare seduto immobile e a concentrarti sul tuo respiro. Non sentirti in colpa se non riesci e non essere troppo dura con te stessa. Quello potrebbe essere il momento giusto per ‘sfruttare questa tecnica’. Alzati e trova uno spazio per camminare. Metti in pratica tutti i consigli e ti sentirai felice di avere meditato anche quel giorno e più rilassata.
Attenzione!
Non trasformare questa possibilità in un alibi per non praticare più la meditazione seduta. Queste 2 tecniche sono perfette se si supportano a vicenda. L’una non esclude l’altra e, per entrambe, solo l’esercizio e la costanza possono dare dei risultati validi. Non arrenderti! 🙂
Un libro per te
Se ti interessa approfondire la tematica della Meditazione camminata, questo libro fa per te.
È scritto dal Monaco Thich Nath Hanh e, come tutti i suoi libri, ha la capacità di trasportarti in un viaggio di consapevolezza che trascende tutte le preoccupazioni umane e quotidiane.
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