‘La creatività è l’intelligenza che si diverte.’ A. Einstein
Questa frase bellissima racchiude l’intero workshop sulla creatività tenuto da Caterina Lazzarini che ho seguito lo scorso 4 maggio.
Ho imparato molte cose su questa capacità (che noi donne abbiamo in abbondanza) e te le racconto qui.
5 passi per risvegliare la tua creatività
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Individua i tuoi aiutanti e i tuoi ‘censori’
Prendi un foglio.
- Scrivi al centro ‘IO’.
- Intorno, a ‘raggiera’, scrivi i nomi di 5 persone (o più) con cui ti relazioni e che ti influenzano, (o ti hanno influenzato fortemente in passato) in relazione alla tua creatività.
- Caratterizza con dei simboli le relazioni indissolubili, quelle ‘rotte’ e quelle forti ma che potrebbero cambiare nel tempo.
- Ora, segna anche quali sono le relazioni che favoriscono la tua creatività e quelle che invece la ostacolano.
- In questo modo avrai individuato i ‘sostenitori’ e i ‘censori’ della parte creativa di te. Puoi svolgere questo esercizio anche per capire chi ti sostiene (o meno) in altri ambiti della vita.
Per farti comprendere meglio come svolgere l’esercizio, ho realizzato qui sotto un esempio che potrai seguire inserendo i nomi delle persone che maggiormente ti influenzano in questo ambito.
E’ proprio svolgendo questo esercizio che mi sono accorta di quanto le mie amicizie siano cambiate e quanto, evidentemente, sia cambiata io negli ultimi anni. Senza dubbio, mi sento molto più ‘centrata’.
Se vuoi diventare anche tu più focalizzata, il mio consiglio personale è di imparare a meditare. Ti dò qualche consiglio per iniziare in questo post sulla Mindfulness.
2. Impara a conoscere il tuo ‘critico interiore’
Una volta individuati i ‘censori’ esterni alla tua parte creativa, è la volta di scoprire chi è il vero censore che ti impedisce di dare libero sfogo alla tua immaginazione, di sentirti appagata e di raggiungere quello che vuoi. Preparati, è il più cattivo di tutti. E’ il tuo critico interiore. E’ quella vocina che ti parla (e trova sempre qualcosa che non va) non solo in merito alla creatività ma anche in merito a tutta la tua vita.
Lo hai riconosciuto? E’ ora anche di dargli un nome. Già, perché dargli un nome, immaginarselo con un volto, un modo di fare, ‘umanizzarlo’, ti aiuta ad ‘averci a che fare’ senza che abbia sempre lui il coltello dalla parte del manico. Se fosse un ‘personaggio famoso’ chi sarebbe? Se fosse un cartone animato come lo disegneresti?
Una volta che l’hai individuato, quando lui arriva e vuole farti rinunciare ai tuoi sogni, prova a prenderlo in giro un po’. Ricorda: non è il capo supremo della tua vita. Il potere lo hai tu.
Vuoi sapere come immagino il mio? Ebbene, il mio critico interiore è un ‘Bismark’ fatto e finito. E’ un cancelliere di ferro, un ‘Prussiano’ che non ammette errori, che pretende solo duro lavoro e, come immaginerai, quando arriva lui, è finito il divertimento. Prenderlo in giro è assolutamente il modo migliore che ho per metterlo a tacere per un po’, fargli capire che le mie idee non sono così strampalate e lasciarlo in disparte. Mica per sempre ovviamente, lui poi torna. Ma, così facendo, ogni volta troviamo un accordo per convivere.
3. Crea spazio e tempo per essere creativa
L’ozio è amico della creatività.
In una società come la nostra dove se non sei ‘iper produttivo’ non vali abbastanza, sembra difficile mettere in pratica questo concetto. Eppure, se non fai così, puoi star certa che le idee buone non ti arriveranno.
Quante volte, infatti, ti è capitato di essere in vacanza e di avere una bella intuizione? Ti sei accorta che questo non ti capita quando sei troppo ‘focalizzata’ sul tuo obiettivo, quando lavori troppo e sei sotto stress? Il motivo per cui questo succede in realtà è semplice. Più pensi a qualcosa (lavoro o altro), più le tue aspettative sono alte. Ti senti sotto pressione e non lasci spazio alla parte più libera, creativa e intuitiva di te di esprimersi.
Se le idee migliori vengono quando sei in vacanza, vale la pena ti programmare subito (e bene) i tuoi periodi di pausa. Ti faranno bene da tutti i punti di vista, anche da quello dell’efficienza e della produttività.

Caterina Lazzarini durante il suo workshop sulla creatività – tatianaberlaffa.com
4. Visualizza un modo concreto per mettere in pratica la tua creatività
Creatività non è solo fantasticare sul futuro, inventare romanzi o canzoni o leggere libri in cui ‘perdersi’.
Non c’è nulla di male in questo e, se ti piace perderti nelle tue fantasie, fallo pure senza rimorsi. Ma, se vuoi usare la tua creatività per lavoro o nella vita, è importante che tu capisca come ‘incanalarla’ verso qualcosa di tangibile.
Come puoi fare? Prova a ‘visualizzare’ il tuo progetto. Dove potrebbe condurti la tua idea? Non è una cosa immediata, naturalmente. Ad alcune persone riesce più facile, ad altre no. Prenditi tutto il tempo che ti serve. Immagina il tuo futuro e anche gli step che potresti fare per raggiungerlo.
Se vuoi conoscere uno strumento efficace (e divertente) per fare un esercizio di visualizzazione, puoi provare con la Vision Board.
5. Fatti pagare per la tua creatività
E qui arriva il bello. Sei brava, sei creativa. Hai un sacco di doti che le persone creative hanno, parola di Caterina e altri esperti di creatività di cui la Coach Lazzarini ci ha proposto alcuni lavori. Una tra tutti, Elizabeth Gilbert, di cui ho parlato qui: Big Magic.
Se usi la tua creatività nel lavoro che svolgi, ti sarà capitato di sentire qualcuno che, facendo leva sul fatto che il tuo lavoro ti piace, cercava di farsi fare sconti o di sottolineare il fatto che, visto che ti piace, per te è quasi un divertimento farlo, quindi, perché pagarlo?
Non funziona così. Anzi, è esattamente il contrario. Siccome ti piace quello che fai, sei brava a farlo. Quindi, dovresti farti pagare di più, non di meno.
DISCLAIMER: In questo Blog parlo di Benessere, Crescita personale e Mindfulness. Ho preparato per te delle Risorse gratuite che potrebbero piacerti. Puoi scaricarle QUI.
Oppure, se sei interessata alla Meditazione, puoi scaricare la Guida infografica gratuita ‘i 7 passi per meditare’ cliccando sull’immagine qui sotto:
L’workshop a cui ho partecipato mi ha permesso di riflettere ulteriormente su concetti che conoscevo ma che sono stata contenta di approfondire. La creatività è una tematica che mi affascina da sempre, mi sento una persona creativa e sono molto contenta di poterla esprimere al meglio attraverso il mio lavoro. La pensi anche tu come me? Ti senti creativa?
Se vuoi conoscere meglio Caterina e i suoi percorsi, ti consiglio di visitare il suo sito. Magari, potresti decidere anche di fare un percorso di cammino con lei sulla via di Santiago. Sarebbe un modo bellissimo per fare coaching, viaggiare e anche divertirsi insieme.
L’workshop di cui ti ho parlato fa parte degli appuntamenti ‘I miei gioielli’ di Francesca Zampone. Ti consiglio di seguire anche lei perché propone sempre percorsi interessanti in cui conoscere coach ‘in gamba’ che possono aiutarti in diversi aspetti della tua vita.
E, se ci sarai ad uno dei prossimi, fammelo sapere. Potremmo incontrarci lì!
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