Il rientro dalle vacanze è duro per tutti, si sa. Però, negli anni, ho elaborato un modo per renderlo meno traumatico. Ve lo racconto qui.
Quest’anno sono stata molto fortunata e sono grata per le belle occasioni che ho avuto. Ho fatto 4 vacanze diverse tra loro. A giugno, sono stata in Slovenia per un lungo weekend a provare, per la prima volta, un glamping; a luglio ho percorso l’Italia nella mia pazza avventura in Apecar; ad agosto sono stata qualche giorno nella mia amata Val Vigezzo e, per finire, sono stata in Toscana, in provincia di Grosseto, in un casolare stupendo, chiamato le Lapole.
Alcuni di questi sono stati viaggi/lavoro con il mio blog; altri, invece, vacanze vere e proprie. Ma, ieri sera, ahimè, è arrivato anche per me il momento finale di rientro dalle vacanze.
Come si fa a rendere più dolce questo momento?
C’è chi dice di iniziare subito a pensare alle prossime vacanze. Io, però, non sono molto d’accordo. O meglio, va benissimo pensare a nuove mete, a weekend fuori porta che spezzino la routine ma, delegare a questi ‘pensieri di fuga’ il compito di sollevarci il morale dopo le vacanze, non mi sembra la migliore delle idee. In questo modo, si sposta comunque in un futuro la possibilità di essere felici e più appagati. La mia idea è diversa.
Mantenere il clima vacanziero anche a casa
Negli ultimi anni ho cercato di ‘portare’ il clima vacanziero anche a casa, nei miei luoghi abituali di vita e lavoro. Mi spiego meglio. Invece di farmi immediatamente travolgere da attività quotidiane, frenesia e lavoro, ho ricavato all’interno delle mie giornate post-rientro (anche lavorative) degli spazi che mi ricordassero le attività svolte in vacanza.
- Ad esempio, durante le vacanze, ho fatto ogni giorno un po’ di movimento, una quarantina di minuti al giorno (in montagna di più, in realtà) e oggi, primo giorno di rientro, ho cercato di mantenere questo bel ritmo con una corsetta mattutina vicino a casa.
- In vacanza vi siete concessi qualche uscita in più al ristorante per una buona cenetta oppure nei locali per gli aperitivi? Benissimo. Concedetevele anche al ritorno.
Le prime sere, soprattutto, provate ad uscire anche nei luoghi dove risiedete. Se vivete in città, ancora meglio, potreste trovarla più vuota del solito e potreste non faticare a trovare posto in quel localino che avete sempre voluto provare ma in cui non siete mai riusciti a prenotare. Chi ha detto che per darsi alla ‘bella vita’ sia necessario essere in un luogo di villeggiatura?
- Infine, cercate di mantenere ‘la modalità relax’ almeno per qualche settimana (se proprio non potete/non riuscite, almeno qualche giorno) ancora. Non cimentatevi subito in quel lavoro così impegnativo e ostico che avete rimandato prima di partire. Non rivedete subito quel parente che ‘dovete’ vedere. Lasciate ancora un po’ di spazio/tempo tra la vacanza e i ‘doveri’ che inevitabilmente tutti abbiamo.
Potreste anche scoprire che riuscite a fare le cose con più calma e senza ‘sforzarvi’ troppo in tutto il resto dell’anno. Magari potreste trovare un nuovo equilibrio tra dovere e piacere.
O magari no. In ogni caso, almeno, il primo periodo di rientro dalle vacanze vi sarà sembrato meno duro.
Questa modalità con me funziona. Quindi, se in queste sere, provate a chiamarmi e io sono sempre in giro, vi ho avvisato!
E con voi? Questo metodo funziona? Fatemi sapere. E, se avete altre idee per un rientro dalle vacanze ‘soft’, sono tutta orecchi!
Consigli preziosissimi Tatiana, che non vedrò l’ora di mettere in pratica…non appena avrò le vacanze 🙂
😉 Bè, non è un dettaglio, in effetti! Un bacione Agnese! Come va in New Zealand?