Articolo scritto da Susanna Cesarini, insegnante di kundalini yoga. Bio e contatti in basso.
Kundalini Yoga è una forma antica di yoga, trasmessa oralmente in una ristretta cerchia di maestri e discepoli. Alla fine degli anni ’60, il maestro Sikh Yogi Bhajan, consapevole delle difficoltà della nostra epoca, scelse di diffondere questo stile in Occidente, arricchendolo con aspetti e temi della cultura Sikh.
Io ho scelto Kundalini yoga perché offre un mondo completo di pratica yoga vera e propria ma anche di meditazione. Mi offre indicazioni per la salute e lo stile di vita, guidandomi nella scoperta di me stessa.
Rispetto ad altri stili di yoga, di cui ho parlato in questo post: quale stile scegliere? offre l’equilibrio tra asana e meditazione adatto a me e ai miei allievi.
LA PRATICA DELLE ASANA
Le asana sono posture o posizioni utilizzate e mantenute in diversi stili di yoga, compreso il Kundalini.
Quest’ultimo è uno stile profondamente energetico e le asana sono spesso dinamiche e ritmate. E’ molto importante il lavoro con gli addominali, il punto di forza del nostro corpo (come per arti marziali e pilates), e si punta a dare forza e vitalità all’apparato muscolare e agli organi interni.
Al tempo stesso, kundalini yoga è uno stile profondamente meditativo, si ascoltano e si vibrano mantra, si sperimentano molte tecniche di respirazione yogica, per lavorare sulla mente, per curare intuito, conoscenza e comprensione.
LA LEZIONE DI KUNDALINI YOGA
Appena arrivati ad una lezione di Kundalini Yoga, coglierete subito un’atmosfera diversa da quanto vi aspettereste ad un corso di yoga. L’insegnante è ben identificabile, è vestito di bianco e indossa un copricapo – una sorta di “dress code” dal valore spirituale. Il bianco estende il campo energetico attorno al corpo e rende accoglienti ed il copricapo aiuta a non disperdere energie.
Ogni lezione è ben strutturata, si apre e si chiude con mantra, e il cuore della lezione è un “kriya” (letteralmente ‘azione completa’), una sequenza di posizioni, respiro e mantra che si integrano per raggiungere uno scopo specifico (ad esempio: depurarsi, oppure aumentare la capacità polmonare, oppure ridurre lo stress).
Segue un profondo rilassamento per consentire a corpo e mente di integrare il lavoro fatto, e si conclude con una meditazione, basata sul suono o sul respiro.
L’INSEGNANTE DI KUNDALINI YOGA
Il maestro dà molte indicazioni a voce. Mostra come praticare restando in osservazione del gruppo.
Non si alza o si rivolge mai direttamente a un allievo in particolare, eventualmente ripete le indicazioni al gruppo intero.
Rende ogni lezione accessibile a tutti, indicando varianti che consentono di fare le asana con più facilità.
IL SIGNIFICATO DI KUNDALINI
La chiave della specificità di questo yoga è nel termine “Kundalini”, che letteralmente significa “ricciolo di una ciocca di capelli dell’amata”. È una descrizione poetica del potenziale energetico latente in noi, idealmente collocato alla base delle colonna vertebrale, e rappresentato come un serpente avvolto nelle sue spire.
Con la pratica del Kundalini Yoga, questo potenziale creativo, fisico e mentale, risale il canale energetico lungo la colonna vertebrale e raggiunge i centri alti della consapevolezza, nella sommità della testa. Non a caso, è chiamato lo yoga della consapevolezza.
E proprio per questo, almeno una volta nella vita, va provato!
L’autrice di questo post è: Susanna Cesarini. Sociologa, counsellor e insegnante di kundalini yoga, si è avvicinata allo yoga nel 1985 e da allora è stato la costante della sua vita. Sportiva, viaggiatrice e amante dell’ecologia (ambientale e digitale), il suo impegno è quello di mettere lo yoga al servizio di chi desidera avere maggiore consapevolezza della e nella propria esistenza. Riceve e tiene corsi individuali e di gruppo a Castellanza (VA) e zone limitrofe.
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