Pratico questa disciplina da diverso tempo e, come vi ho detto in: MBSR: il programma di mindfulness per la riduzione dello stress, ci sono diversi tipi di pratiche (formali ed informali) da provare ad utilizzare nella nostra quotidianità.
L’importante, qualunque esercizio si decida di praticare, è impegnarsi con costanza ma essere tolleranti e gentili con se stessi qualora non si riuscisse, per qualche periodo, a praticare.
Se siete della zona di Milano e volete provare questa disciplina con degli esperti, vi consiglio, in questo post, i migliori centri mindfulness con istruttori certificati.
Ho letto diversi libri sull’argomento (di Jon Kabat-Zinn e altri), e mi piacerebbe condividere con voi un consiglio al mese su piccole pratiche da provare che danno ottimi risultati per vivere in modo più consapevole la nostra vita (gli effetti positivi della meditazione sul cervello umano sono scientificamente provati).

J.K-Zinn Quote
IL MIO PRIMO CONSIGLIO MINDFULNESS
- Si tratta di un esercizio di pratica cosiddetta ‘formale’ cioè una meditazione nel senso più classico del termine.
- Prendete l’impegno con voi stessi di meditare 10 minuti al giorno (se proprio non riuscite, vanno bene anche 5 minuti, per iniziare).
- Scegliete un orario che vi sia comodo e che, possibilmente, resti lo stesso ogni giorno. (In molti, compresa io, sostengono che l’orario migliore sia il mattino appena svegli perché il cervello è più ricettivo, ma ognuno scelga il proprio)

Il momento per praticare
- Create l’atmosfera. Accendete una candela e posizionatela a circa mezzo metro da voi.
- Sedetevi su un cuscino per terra oppure su una sedia (le ginocchia dovrebbero essere sempre più in basso del bacino).
- Puntatevi una sveglia per 5 minuti e poi mettete il cellulare in modalità aereo per non essere più disturbati. (Esistono anche diverse App per la mindfulness da poter scaricare sul vostro Smartphone: Zazen, 5 minutos, Headspace… ma l’unica cosa che davvero vi serve è un campanellino che suoni alla fine della meditazione. Io utilizzo Zazen Lite)
- A questo punto, potete iniziare. Chiudete gli occhi oppure, se preferite, fissate la candela. Nel caso decidiate di chiudere gli occhi, cercate di ‘fissare’ mentalmente lo spazio tra le sopracciglia, vi aiuterà a distrarvi di meno.
- Per rilassavi, fate 3 respiri profondi ricordando che l’espirazione dovrebbe sempre essere più lunga dell’inspirazione.
- A questo punto potete iniziare la meditazione vera e propria durante la quale il respiro deve essere ‘normale’, cioè esattamente com’è il vostro respiro durante il giorno, senza forzature.
- Inizieranno i pensieri. Mille pensieri. Da: ‘cosa compro domani al supermercato?’ A: ‘sono preoccupata per la salute di mia nonna.’ Tutto questo è assolutamente normale. Ogni volta che questo accadrà, riportate la vostra attenzione al respiro oppure all’osservazione della candela. Se la mente dovesse distrarsi mille volte, voi per mille volte la riporterete con gentilezza all’oggetto della vostra attenzione.
- Al suono del campanello, avete finito e potrete ritornare alle vostre attività.
Facendo ripetutamente quest’esercizio, a poco a poco, anche durante il giorno vi capiterà di spostare l’attenzione da un vortice di pensieri in cui vi sta trascinando la vostra mente al respiro. Semplicemente. Per ritornare nel qui ed ora. Il vostro inconscio avrà quindi imparato un nuovo meccanismo per ‘restare nel presente’.
Provateci. E poi fatemi sapere.
A presto e… buona pratica!
Ciao Tatiana! Finalmente navigo un po’ sul tuo sito e ti scrivo 🙂 Come ti ho detto lo scorso weekend quando ci siamo conosciute, io sono una grande fun della mindfulness, ma la pratico molto meno di quanto vorrei…per cui seguirò con moltissimo piacere questa tua nuova rubrica!!
Un abbraccio e speriamo di rivederci presto 🙂
Ciao Agnese! Che bello ritrovarti qui 😉 Sono molto contenta che ti piaccia la mia nuova rubrica. Spero di dare consigli utili. Di sicuro ci rivedremo presto… i blogtour arrivano quando meno te li aspetti! 😉 Un bacione
Ciao Taty! Mi accorgo che mi ricavo dei momenti per respirare, per stare con me, ormai cerco di farlo sempre anche per pochi minuti,
Grazie per questo articolo
Che bello 🙂 Brava Sarah!