Lo dice la scienza, per questioni di sopravvivenza, il nostro cervello è portato a percepire più i segnali di pericolo che quelli di gioia, serenità e distensione.
E’ un’eredità antica che ha la sua ragion d’essere. Per l’uomo primitivo era molto più importante essere in grado di difendersi dai possibili pericoli e aggressori piuttosto che gioire dei propri successi.
La capacità di tutelarsi e di percepire il pericolo erano indispensabili alla sopravvivenza mentre la propensione a notare i successi della vita lo era molto meno.
Oggigiorno, però, non dobbiamo più affrontare bestie feroci o lottare fisicamente con i nostri simili per la conquista di un territorio. Certo, abbiamo altre fonti di stress (il capoufficio, la vicina di casa, il troppo lavoro, gli impegni famigliari).
Oggi dobbiamo preoccuparci di meno della nostra incolumità fisica ma, paradossalmente, spesso siamo più stressati che se ci trovassimo di fronte un leone. Perché questo accade?
Il motivo pare essere il seguente. Anticamente, la risposta fisiologica ‘attacca o fuggi’ si innescava per brevi periodi di tempo. ‘Arriva il pericolo – te ne accorgi – decidi se attaccare o fuggire – e poi ti riposi’
Nella nostra società, spesso, si assiste, invece, ad un fenomeno di ‘ipervigilanza’. Le situazioni che innescano lo stress e l’ipervigilanza sono spesso di questo tipo.
- Ti svegli la mattina all’ultimo minuto.
- Bevi un caffè al volo e prepari i bambini.
- Ti butti nel traffico e li accompagni a scuola.
- Arrivi in ufficio e, come prima persona, incontri il collega che ti sta antipatico.
- Accendi il Computer e hai già 30 Mail da leggere.
Sono le 9 del mattino e il tuo livello di stress è già altissimo.
In questo susseguirsi di situazioni, mancano completamente i momenti di riposo e l’attenzione per i successi e le cose belle che ti capitano. Non ci sono attimi in cui si rallenta il ritmo o si prende una pausa. Ed è un inizio di giornata comune per molti di noi.
Iniziare bene la giornata è fondamentale per sentirsi ben predisposti anche in tutte le attività che compiamo quotidianamente. Ne ho parlato in questo post che parla di un libro (e dei rituali in esso contenuti) molto bello: The Miracle Morning.
Oltre a cercare di iniziare la giornata in modo diverso da quello descritto sopra, è fondamentale, per invertire la tendenza del nostro cervello rettiliano, prenderci il tempo di ‘fare pausa’ ma anche di festeggiare.
Ebbene sì, proprio di festeggiare i propri successi.
Anthony Robbins (e come lui molti altri), nel suo libro ‘Come ottenere il meglio da sé e dagli altri’, spiega che il meccanismo della gratificazione ha una parte importante anche per restare motivati e avere successo.
Abituare il cervello a non focalizzarsi sempre e solo sui pericoli e sullo stress, aiuta a stare meglio e a notare tutti quei momenti in cui, invece, si può (e si deve) essere grati alla vita stessa.
Come ‘allenarsi’ a festeggiare i successi
- Per prima cosa, scegli qualcosa di piccolo (e magari ricorrente) da festeggiare. Si può trattare di un successo personale oppure di una ricorrenza che ti rende felice. Ad esempio, puoi decidere di ‘festeggiare’ il giorno di paga o il bonifico che hai ricevuto da un cliente. Oppure, puoi festeggiare il fatto che hai fatto 3 allenamenti in palestra questa settimana o ancora che sei riuscita a meditare per 5 giorni di fila e così via.
- Decidi come festeggiare. Questa è la parte più bella. Solo tu puoi sapere cosa ti piace fare davvero. Conceditelo. E prova anche a ‘variare’ un po’. Una volta, puoi festeggiare uscendo con un’amica, un’altra acquistando il libro che volevi da tanto, un’altra ancora facendo una passeggiata in campagna o in città, a seconda delle tue preferenze. Concediti di sperimentare. E’ il tuo festeggiamento!
- Prendi questo impegno ‘seriamente’. E’ importante festeggiare davvero e bene. Una volta, ho letto di una Free Lance che, ogni volta che riceve un bonifico sul conto, fischia all’interno di un fischietto comprato apposta per queste occasioni. Fai così anche tu. Arriva una bella notizia? Canta, balla per tutta la casa, divertiti! Invia al tuo cervello il segnale che può finalmente rilassarsi, essere grato e gioire! Sarà un toccasana e ti terrà lontana dallo stress.
Questa ‘tecnica del festeggiamento’ è una delle mie preferite. Garantisco che funziona e porta una ventata di allegria e felicità nella tua vita.
⎨Articolo scritto originariamente nel 2015. Aggiornato nell’agosto 2018⎬
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