Si chiama Helper’s High ed è ‘l’euforia’ che pervade una persona quando ha svolto un’opera di volontariato o ha appena aiutato qualcuno in difficoltà.
Questo ‘picco di felicità’ è provato scientificamente e chi pratica volontariato lo conosce bene.
Infatti, le persone che fanno volontariato sono più felici delle loro vite e vivono più a lungo di quelle che non lo fanno – dicono decine di studi.
Il volontariato fa bene a chi lo pratica (e a chi lo riceve) per diversi motivi:
- Permette di vedere i tuoi problemi in prospettiva. Aiutare altre persone che si trovano in difficoltà (più piccole o più grandi delle tue o completamente diverse) ti aiuta a capire che non sei l’unica ad avere problemi nella vita. Nessuno ne è immune e aiutarsi vicendevolmente è una cosa bellissima oltre che molto salutare.
- Fai parte di un gruppo. Spesso, il volontariato si pratica all’interno di un’associazione. Che si tratti di un gruppo di persone che offre aiuti umanitari ai più bisognosi, che aiuti le donne ad uscire da situazioni di maltrattamento o altro, avere uno scopo comune ti fa sentire parte di qualcosa di più ‘grande’ di te.
- Ti senti più soddisfatta. Vedere il risultato del tuo lavoro per un’altra persona, leggere l’espressione di gioia in chi ti è vicino, ti farà sentire orgogliosa di te stessa.
Esistono anche dei rischi, però. Il BurnOut nelle professioni di aiuto è più comune di quanto sembri. Per evitare di correre questo rischio, assicurati di prenderti cura di te stessa, dal punto di vista fisico e mentale.
Fai sport, pratica meditazione e ritagliati del tempo per te stessa ogni giorno. Sono 3 semplici modi per mantenere un buon Self Care e sentirti meno sotto pressione.
Quale forma di volontariato?
Ne esistono diverse e ognuna di esse è indicata per tipi diversi di persona. La cosa più importante per scegliere di dedicare del tempo a quest’attività è condividerne lo scopo primario.
Sei un’ecologista convinta? Potresti aiutare le associazioni ambientaliste a pulire boschi e spiagge.
Ami lavorare con gli anziani? Le case di riposo accolgono gruppi di volontari che facciano compagnia ai propri ospiti oppure esistono servizi che consegnano pasti a domicilio a chi ne ha bisogno.
Adori i bambini? Puoi provare con la clownterapia, li farai divertire (e ti divertirai tu stessa) all’interno di ospedali e centri ricreativi.
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