E’ da diverso tempo che non parlo di decluttering qui sul blog.
In compenso, sto collaborando con Accademia della Felicità e sto scrivendo proprio di questo argomento a me molto caro.
Ma… com’è la mia situazione decluttering ora?
Cioè, un anno dopo, cos’è successo, cos’ho capito, che risultati ho ottenuto?
E, soprattutto, (la domanda fatidica) la mia casa è quella ideale, che volevo, sempre perfettamente in ordine?
Partiamo dall’inizio:
DECLUTTERING 1 ANNO DOPO:
COS’E’ SUCCESSO?
Dopo aver messo in pratica il metodo di decluttering di il ‘Il magico potere del riordino’ di Marie Kondo dalla A alla Z (in alcune occasioni con grande fatica, in altre meno):
- mi sono sentita decisamente più leggera nello spirito.
- ho buttato talmente tanti oggetti che mi sono anche liberata di 2 mobili perché ormai erano vuoti!
- non ho più fatto acquisti per 8 mesi (chiedete ai miei famigliari che ne erano sconvolti!)
- sono dimagrita di qualche kg (sottolineo QUALCHE e tengo a precisare, facendo sport e seguendo un’alimentazione più sana possibile – sì, gli sgarri li faccio)
COS’HO CAPITO?
Per avere una vita più appagante e fare cose che amiamo davvero, bisogna ‘fare spazio’.
Le novità e i cambiamenti non possono nascere in un ‘luogo’ (sia fisico che mentale ed emotivo) ingombro.
Spesso pensiamo che avere tanti oggetti, tanti amici, tante uscite sociali ci renda più ‘sicuri’. Ho capito che non è così. Per niente. Tra tutte le ‘cose’ che abbiamo, ce ne sono tantissime che non ci servono e non ci rappresentano. E che non ci proteggono per niente. Anzi.
CHE RISULTATI HO OTTENUTO?
Senza gridare al miracolo (che non esiste), la verità è che la mia vita ha preso la direzione che volevo darle da tempo. Merito del decluttering? Di certo non totalmente ma, in parte, direi proprio di sì.
Molti altri fattori hanno senz’altro contribuito affinché questo accadesse.
E’ innegabile, però che, da quando ho terminato il mio personale riordino a fine maggio dell’anno scorso, mi sento molto di più ‘sulla mia strada’.
Un esempio su tutti? Questo blog.
Ho letto il libro di Marie Kondo a marzo dell’anno scorso: avevo appena aperto questo spazio personale. Quando mi ricapita di guardare i primi post, rimango colpita da quanto il mio GTFB sia cambiato e migliorato (nel mio piccolo, mica mi credo Chiara Ferragni, eh!). Ho avuto occasioni, possibilità e io stessa mi sono proposta per ‘attività’ che non avrei nemmeno immaginato a quell’epoca.
HO LA CASA PERFETTA?
Mi dispiace deludervi ma… no.
La mia casa non è perfetta. Una delle cause principali è:
- il fatto che non vivo da sola.
Non mi sembrava giusto insistere con il mio compagno affinché anche lui riordinasse le sue cose.
Ci ha provato, devo dargliene atto e lo racconto in questo post: la fase ‘marito’ ma, quando si è trattato di ‘mettere mano’ agli oggetti misti, ha rinunciato.
All’inizio ero anche arrabbiata, lo ammetto. E continuavo a ‘punzecchiarlo’.
Poi, però, ho pensato che non era giusto. Anzi, se mai vorrà riprovare il ‘riordino’ dovrà essere lui a decidersi. Senza le mie interferenze.
2. Il riordino ‘quotidiano’ non finisce mai (come dice anche Marie Kondo e, se lo dice lei…;))
E’ una cosa abbastanza logica. Non possiamo ‘smettere di utilizzare gli oggetti, smettere di sporcare le stoviglie per mangiare’… E’ impossibile, ovviamente.
La seconda fase del riordino infatti, prevede di trovare una collocazione (il più funzionale possibile) per tutte le nostre cose.
Questa fase non è stata facile per me. E, tutt’ora, a volte decido di dare una collocazione nuova ad un oggetto perché quella dove l’avevo posizionato non è esattamente la migliore.
L’importante è che ogni oggetto abbia il proprio luogo dove essere riposto. Questo sì, è essenziale.
E ORA?
Ora arriva il bello.
Da qualche mese ho ripreso a fare acquisti. E ne sono molto felice. Scelgo le cose che mi piacciono davvero. (Adoro gonne e vestiti, lo sapete?)
Perché lo scopo del decluttering, e lo spiega bene Marie Kondo nel suo secondo libro ’96 lezioni di felicità’ non è liberarsi di tutto e vivere in una casa ‘vuota’ (e, all’inizio, la tentazione viene) è piuttosto vivere nella casa che ci piace e condurre la vita che ci piace.
Gli oggetti, quelli belli e utili per noi, ci servono. Ma solo quelli.
Questo post vi è piaciuto? Se volete sentirmi ancora parlare di decluttering e siete della zona di Modena e dintorni (o vi trovate lì di passaggio), il 6 novembre dalle 17:00, con Accademia della Felicità, sarò alla Biblioteca Loria e condurrò un incontro sul decluttering (il ciclo è di 8 incontri tutti molto interessanti). Trovate tutte le informazioni a questo link: Taglio e cucio la vita che vorrei.
caspita! che bella occasione, mi piacerebbe tantissimo venire ad assistere e conoscerti!
non riesco ancora a programmare fino al 6, essendoci di mezzo un ponte…però mai dire mai 😀 !
il mio decluttering….beh…..ero partita bene bene con i vestiti, e diciamo che almeno adesso ho
modo di averli tutti (o quasi) sott’occhio, però il resto è abbastanza naufragato, e me ne dispiace,
ma si vede che non ero pronta, perchè trovavo scuse di ogni tipo (le solite: non ho tempo, queste
cose devo guardarle bene, mi potrebbe servire….)
speriamo che il 2017 porti spazio!!!
comunque in bocca al lupo per il 6 novembre!
Ciao Claudia! Mi farebbe molto piacere conoscerti alla boblioteca di Carpi! 🙂 e… Per il decluttering, anch’io sono d’accordo. Si vede che non era il tuo momento… Arriverà! E poi fammi sapere se butti via anche tu 2 mobili! Ahahah! 😉
Avevo sentito parlare di Marie Kondo prima di leggere i post sul tuo blog, ma ammetto che tu mi hai convinta più di altri. Così a Natale ho regalato il libro a mia madre, che fa molta più fatica di me a buttare/dare via ciò che non le serve. Il risultato? Lei è carichissima e ora sto leggendo anche io il libro.
Ho appena terminato la parte che riguarda gli abiti, ma non vedo l’ora di iniziare il vero e proprio riordino 🙂
Mi è piaciuto leggere questo post, grazie per aver condiviso i tuoi pensieri “un anno dopo” 🙂
Un abbraccio e a presto.
Contenta ti sia piaciuto e capisco la tua mamma che è carichissima! 🙂 Anche su di me ha avuto lo stesso effetto questo ‘magico potere’ 😉 Fare spazio intorno a noi serve davvero a fare spazio nelle nostre vite. Che ti porti tante cose belle Martina! Baci