Il libro di cui abbiamo parlato nel mese di giugno al MindfulBookClub è: ‘Progetto Felicità’ di Gretchen Rubin.
Si tratta di un libro non molto recente, in realtà, (è stato scritto nel 2009). Io l’ho letto per la prima volta nell’estate 2019 e mi ha colpito per l’interessante ‘progetto’, appunto, che ne sta alla base.
Nel suo libro, l’autrice sperimenta tante strategie per essere più felice e allineata a ciò che vuole davvero. Se vuoi provare anche tu, ti consiglio di scoprire la tua ‘parola/mantra’ dell’anno. Potrebbe davvero aiutarti a fare le scelte giuste e a ispirarti in questo periodo.
Quando ha scritto questo libro (basato sull’esperienza personale), l’autrice Gretchen Rubin era già una scrittrice professionista ed affermata. Il suo ambito di interesse principale erano le biografie di personaggi storici: Kennedy, Churchill ecc.
Nel 2009 però, la scrittrice ha iniziato ad interessarsi ad una tematica completamente nuova: la ricerca della felicità.
Ed ha iniziato facendo una cosa molto saggia, secondo me. Ha voluto condurre ‘un esperimento’ in primo luogo su se stessa. ‘Progetto Felicità’ di Gretchen Rubin è proprio questo: il racconto di un’esperienza durata 1 anno.
E anche se, come dichiarato da lei stessa, la sua vita era felice e ricca di eventi positivi, La Rubin era interessata a sapere quanto (e se) poteva esserlo di più applicando idee, consigli e teorie che aveva letto o ascoltato dagli ‘esperti’.
E così, si è data un anno di tempo ed è nato ‘Progetto Felicità’.
Un tema alla volta
In ‘Progetto Felicità’ di Gretchen Rubin c’è ‘tutto’. L’autrice si è dedicata ad un tema alla volta: energia, amore, figli, lavoro, salute, soldi e così via. Ispirata dalle lezioni di filosofi, scienziati, psicologi e scrittori, ha messo in pratica nella propria vita quotidiana le lezioni migliori che aveva appreso.
Questo approccio è contagioso. Dopo le prime pagine del libro, ti viene subito voglia di cambiare qualcosa nella tua vita e mettere in pratica i suoi consigli.
Questo libro ha avuto un successo straordinario. È stato tradotto in oltre 30 lingue e ha dato vita a dei veri e propri movimenti di ‘Happiness Project’ in tutti gli Stati Uniti in cui, le persone si riuniscono per discutere del proprio Progetto Felicità.
Nella seconda di copertina del libro, si legge:
‘Un bel giorno, Gretchen Rubin ha preso la più importante decisione della sua vita: ha deciso di essere felice.
Si è dedicata a un tema alla volta: amore, figli, lavoro, casa, amici, salute, denaro, hobby e così via. E ispirandosi alla lezione di filosofi, scienziati, scrittori o anche solo alla propria esperienza di vita, ha condensato questi insegnamenti in piccoli esercizi pratici di saggezza quotidiana.
La sua ricerca è contagiosa: basta qualche capitolo di questo libro per cominciare ad affrontare la vita in modo diverso. ‘La felicità non è un sogno irrealizzabile, ma un approccio diverso alla vita. Le teorie vanno bene, ma solo quando le puoi tradurre in un piano concreto. Io l’ho messo giù, funziona, ho scritto questo libro per condividerlo.’
Quello di Gretchen non è solo un manuale, ma un vero movimento, con gruppi sorti nelle maggiori città americane per discutere dei loro progetti felicità. Dopo essere balzato al primo posto delle classifiche americane, Progetto felicità ha conquistato i lettori e gli editori di tutto il mondo ed è stato tradotto in oltre 30 lingue.’
Cosa ho amato di ‘Progetto Felicità’ di Gretchen Rubin
Innanzitutto, a me, che sono una persona che ama l’organizzazione, la struttura e le regole, è piaciuto molto il metodo alla base del libro.
Ecco i passi fondamentali che costituiscono il Metodo alla base di ‘Progetto Felicità’ di Gretchen Rubin:
- Capisci cosa ti rende felice Per prima cosa, Gretchen Rubin ha voluto capire cosa la rende felice. In effetti, come possiamo ‘aumentare il nostro grado di felicità’ se non sappiamo cosa davvero ci piace? Così, ha deciso di stabilire un tema al mese su cui concentrarsi e su cui mettersi alla prova per comprendere meglio le proprie preferenze.
- Identifica delle azioni concrete Ma come fare a concentrarsi concretamente su temi quali l’amore, l’energia, le amicizie, le passioni? L’autrice ha identificato delle attività concrete da svolgere e su cui ‘mettersi alla prova’ per capire se davvero erano efficaci per aumentare la sua produttività.
- Mettile in pratica Poi, si è prefissata di metterle in pratica ogni giorno in ‘micro-azioni’ per essere sicura di proseguire sulla strada giusta.
- Monitora i progressi Per essere sicura di tenere fede ai suoi propositi e portare avanti le attività richieste, Gretchen Rubin ha deciso di controllare i propri progressi attraverso un ‘Catalogo delle risoluzioni’ in cui segnare con una spunta se aveva svolto l’attività prevista per tutti i giorni stabiliti.
- Focalizzati su una cosa alla volta Una delle cose più utili i questo approccio metodico alla felicità è stato quello di concentrarsi su una cosa sola alla volta (il tema mensile). Nel mese di dicembre, poi, l’autrice ha ‘tirato le somme’ sul suo progetto e ha cercato di mettere in pratica tutte le sue risoluzioni contemporaneamente e in modo consistente.
Le 10 cose che ho amato di più di questo libro
- La prima cosa è che si tratta di un esperimento. L’autrice non sa già in partenza cosa succederà e se riuscirà ad essere più felice. Ma sa che vuole provarci e vuole mettere tutta se stessa nella ricerca. Sperimentare è un’attività che mi piace moltissimo. Mi permette di ‘mettermi in gioco’ e di provare a migliorarmi, che è una delle cose più importanti, per me, nella vita.
- La seconda cosa, inutile dirlo, è proprio quella che ho descritto sopra e cioè, il fatto che dietro a questo libro, ci sia un metodo, una suddivisione in tematiche su cui concentrarsi, una serie di azioni per migliorare, un sistema di monitoraggio ecc. Datemi un Metodo e sarò felice. (E se il metodo non c’è, lo elaborerò io!). Eh sì, nel Test delle 16 personalità, che è un Test molto bello che io ho adorato, sono risultata essere INTJ. Ed è proprio vero. Una delle caratteristiche peculiari di questo tipo di personalità è che apprezza le Strategie e i Metodi.
- Il fatto di prevedere un sistema per ‘valutare‘ se la direzione è quella giusta e se stiamo vivendo quell’atmosfera di crescita, tanto citata nel libro e tanto importante per la felicità è essenziale. Il ‘Catalogo delle risoluzioni’, il sistema di ‘tracker’ che utilizza Gretchen Rubin è un metodo che mi piace molto perché è concreto e si sposa bene con l’idea di ‘struttura’ che io amo molto.
- L’idea di focalizzarsi su una cosa alla volta. Ormai è risaputo, se cerchiamo di portare avanti tante cose tutte insieme, è molto difficile raggiungere risultati eccellenti. Focalizzando le energie su un solo obiettivo, invece, avremo la sicurezza di ‘progredire’ in modo concreto e spedito.
- Il ‘primo comandamento’ (come lo chiama l’autrice) che Gretchen Rubin ha voluto tenere ben presente per tutto l’anno di progetto, e per tutto il libro, è: ‘Sii Gretchen’. Per essere più felice, l’autrice doveva scoprire cosa davvero la rendeva tale e inserirne ‘dosi’ più consistenti nella propria vita. Le cose che ci rendono più felici sono quelle che ci ‘assomigliano’ di più. Perciò, se la passione dell’autrice sono i libri (nella variante di lettura, scrittura e tutto quello che li riguarda), inutile ‘obbligarsi’ a essere una persona dai mille interessi. Meglio assecondare la propria natura nel tempo libero e concedersi di essere se stesse.
- Di pari passo con questa ‘scoperta’, però, ho apprezzato anche molto il fatto che l’autrice spesso sia uscita dalla confort zone per scoprire (a volte sì, altre no) che attività che pensava di non amare, si sono rivelate più piacevoli e utili di quello che pensava. Ad esempio, per accrescere il suo livello di energia, ha deciso di provare a fare attività fisica e si è iscritta in palestra, ad un’attività che le era stata consigliata. E il risultato è stato che ha scoperto che si trattava di un’attività che le piaceva davvero.
- Mi è piaciuta anche molto l’onestà con cui la scrittrice ha ammesso di non apprezzare determinate occupazioni. Una su tutte: la meditazione. Come sai, se mi conosci da un po’, è una delle attività che io consiglio maggiormente per stare bene. E non ho di certo cambiato idea. Quando però trovo qualcuno che mi confessa di non riuscire o non voler provare a meditare, io mi astengo dall’obbligare a tutti i costi questa persona a praticare. Non tutti abbiamo le stesse idee e, se una persona non è attratta da un certo tipo di attività, ha tutto il diritto di non farla, come io di farla, del resto.
- L’idea di ‘Sfida’. Ebbene sì, io amo davvero tanto l’idea di ‘sfida’. Soprattutto, amo questo concetto nell’accezione di ‘sfidare se stessi’ per migliorarsi e ‘mirare più in alto’. Questo è proprio il tema del mese di Marzo nel libro della Rubin. Ed è anche il mese in cui l’autrice ha deciso di lanciare un Blog. Quanto ami io la mia attività di Blogger, soprattutto quando mi occupo di tematiche di crescita personale, penso sia chiaro. È stata l’attività che mi ha aperto più ‘porte’ in vita mia, che mi ha permesso di conoscermi meglio, di conoscere persone più simili a me, di fare più attività che mi piacevano. E sono certa sia stato perché è un’attività in cui ‘sono Tatiana’, quando mi concedo di esserlo. Ed è il modo più facile e sicuro per essere felice.
- L’autrice che, da quanto si deduce dal testo, è un tipo ‘serioso’ (un po’ come me, sotto sotto), presta molta attenzione alle ricerche che dimostrano che ‘prendersi un po’ in giro’, ‘cercare di divertirsi di più’, ‘giocare’ siano modi fondamentali per essere più felice. Così, nonostante abbia la fortuna di fare un lavoro che è anche una passione e un divertimento (e anche qui, la capisco perché anche per me è così), decide di trovare modi per divertirsi, giocare e ridere di più. Questo è un consiglio che voglio fare mio e che voglio cercare di mettere in pratica il più possibile. Anche nel divertimento, quello che l’autrice scopre è che ci si diverte davvero solo quando le attività che si svolgono sono affini al proprio modo di essere, non sono ‘le occupazioni che dovrebbero essere divertenti ‘perché qualcuno ha detto che lo sono’.
- Trovare tempo per gli amici è uno dei propositi che si prefigge Gretchen Rubin nel suo ‘anno di felicità’. Stando a numerose ricerche, infatti, avere dei solidi legami sociali risulta essere uno dei fattori più importanti per essere felici. Non spettegolare, riunire le persone e ricordarsi le date dei compleanni sono 3 piccoli stratagemmi che utilizza per consolidare le relazioni con le altre persone. Mi sembrano molto validi e anche semplici. Ecco, perché voglio incrementarli anch’io.
Quello che mi è piaciuto di meno
Questo libro è davvero bello, secondo me. L’idea del progetto, gli esperimenti, ‘l’analisi dei risultati’, mettersi in gioco e l’eco che una simile esperienza ha avuto in tutti gli Stati Uniti con la creazione di tanti piccoli gruppi di ‘Happiness Project’ è grandiosa.
Devo ammettere, però, che l’autrice, ogni tanto, mi sembra un po’ ‘presuntuosa’. Lei stessa lo ammette e, in alcuni punti del libro lo descrive chiaramente.
Si definisce un po’ ‘saccente’, dice di circondarsi di persone che le portano sempre il buonumore, (dei ‘cuor contenti’, come li definisce lei) e ammette di avere la tendenza a criticare.
La vorrei come amica? Probabilmente no. Ma come persona con cui confrontarmi su tanti aspetti della vita, di sicuro sì.
Il mio parere, in conclusione
Se dovessi dare un punteggio a questo libro, su 5 stelle ne darei 4,5.
Quindi, sì, mi è piaciuto davvero tanto. Mi sono anche appassionata alla biografia di Gretchen Rubin, vorrei proprio sapere se suo marito, malato di epatite, sta meglio, cosa fanno le sue figlie che sono ormai cresciute, la sorella saggia ‘compagna di podcast’, la mamma con cui va a fare shopping.
Per questo ho continuato a leggere altri suoi libri, in particolare ‘Le 4 tendenze’ (che però non mi ha entusiasmato) e Cambiare è facile sulle abitudini.
Avendo però letto molto sull’argomento ‘abitudini’ e sul miglioramento dei comportamenti in generale, questi altri 2 libri non sono stati per me illuminanti.
La vera ‘perla’ nella produzione di Gretchen Rubin resta progetto felicità e sono contenta che i membri del Mindful Book Club l’abbiano apprezzato tanto quanto lo ho apprezzato io.
Ti racconto Progetto Felicità anche in video!
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