Le arti marziali rappresentano un’espressione artistica del corpo umano. Uniscono capacità tecniche, elasticità del corpo e disciplina mentale e, se eseguite con costanza, diventano un valido strumento di crescita e miglioramento di sè.
Come non restare affascinati nel vedere due persone o un gruppo che compie gesti e movimenti armoniosi, ognuno assorto nel proprio compito, ma parte di un insieme più grande?
Ebbene, io che sono alla costante ricerca del miglioramento e che penso che non si abbia mai finito di imparare, ho iniziato quest’anno ad interessarmi di arti marziali.
Mi sono immediatamente accorta che si tratta di un universo e che non è facile, per un neofita, scegliere da quale cominciare e dove indirizzarsi per praticare.
Arti marziali giapponesi, arti marziali cinesi, miste, l’elenco in cui scegliere l’arte marziale da praticare può essere davvero lungo e può scoraggiare.
Così, seguendo il modus operandi che mi contraddistingue, ho iniziato a fare degli esperimenti.
Ho cercato dei centri vicino a casa, ho scelto alcune discipline ed ho iniziato a fare delle prove. Parallelamente, come faccio di solito, ho iniziato a documentarmi leggendo su libri, riviste e web diverso materiale sull’argomento. Ed ecco cosa ho scoperto.
Arti marziali: mente e corpo
‘Conoscere non è sufficiente, bisogna mettere in pratica. Desiderare non è abbastanza, bisogna fare.’ Bruce Lee
Questa frase, che mi piace moltissimo, è tratta dal libro La perfezione del corpo di Bruce Lee.
Questo libro racchiude pensieri e riflessioni tratti dal diario del famoso attore e grande atleta. Ci sono consigli sugli allenamenti e gli esercizi ma anche riflessioni sulla disciplina della mente e dell’anima.
Quello che mi colpisce di questo libro e di tutto quello che ho letto sulle arti marziali è proprio l’idea che corpo e mente non siano separati. La perfezione dell’uno può condurre ad esprimere al meglio la profondità dell’altra.
Per mia inclinazione naturale, ho più facilità a prendermi cura della mia mente, ad esempio con la meditazione, la lettura, la scrittura, l’approfondimento. Ma so che, per stare davvero bene, è importante un equilibrio psicofisico in cui il corpo non può che avere una grande importanza.
Quindi sto andando in quella direzione occupandomi anche di alimentazione sana e attività fisica, successi e fallimenti compresi.
Tutto quello, perciò, che prevede di occuparsi sia della mente che del corpo, attira il mio interesse.
Una disciplina che conosco dai tempi dell’università e che ho praticato per lunghi periodi a fasi alterne è lo yoga. Lo consiglio a tutti, è davvero una pratica molto bella.
Qui ti racconto anche quali sono i 5 migliori centri yoga di Milano, secondo me.
Ma ora, siccome sono una sperimentatrice, ho deciso di provare qualcos’altro, che racchiuda comunque sempre i miei valori e interessi di fondo. E le arti marziali lo fanno.
Arti marziali: quale scegliere
La prima cosa da chiedersi, prima di scegliere la ‘propria arte marziale’ è: qual è lo scopo che si vuole raggiungere. Alcune discipline, infatti, sono più orientate verso la conoscenza interiore di sè, altre verso il contatto con gli altri partecipanti, altre ancora sono più focalizzate sull’autodifesa.
Ma quali sono le costanti che si possono ritrovare nelle arti marziali?
Innanzitutto, come dice la parola stessa, si tratta di ‘arti da combattimento’. Marziale significa infatti ‘di Marte’, il dio della guerra, appunto.
Possono essere suddivise secondo diversi criteri, ad esempio:
- origine e provenienza (ad esempio cinesi, giapponesi o coreane)
- tradizionali o storiche rispetto a quelle moderne di difesa personale o ibride
- tipo di tecnica utilizzata (con armi da combattimento o a mano nuda)
- per quanto riguarda quelle di origine cinese (stili ‘interni’ o stili ‘esterni’)
Diversamente dalle tecniche di combattimento occidentali, che puntano all’attacco e alla sconfitta dell’avversario, il confronto fisico, all’interno delle arti marziali orientali, generalmente, è considerato e applicato solo come mezzo di difesa.
Alcune discipline orientali, inoltre, prevedono anche degli insegnamenti di medicina tradizionale cinese e degli aspetti e pratiche di meditazione.
Se non ti è molto chiaro quale arte marziale scegliere, ed è comprensibile, data la vastità dell’argomento, non ti resta che fare come ho fatto io. Puoi iniziare a provarne alcune.
Arti marziali: la mia esperienza
I criteri che ho utilizzato per provare le diverse arti marziali sono stati:
- la vicinanza del centro (può sembrare un criterio banale ma è risaputo che, se decidi di allenarti a 50 km di distanza da casa, alla prima occasione di brutto tempo o di stanchezza, avrai un motivo in più per rinunciare).
- le recensioni di chi ha frequentato quel centro (nell’era di internet è più facile trovare recensioni, pareri, opinioni su siti web e social media ed è importante tenerne conto per orientarsi. Naturalmente, le recensioni possono anche non essere del tutto veritiere ma, una ‘media’ di esse di solito fornisce buone informazioni sul centro e sul maestro).
- le mie inclinazioni personali (la disciplina che ho praticato nella mia vita che più si avvicina ad un’arte marziale è lo yoga. Quindi, anche se mi piace ‘sfidarmi’ continuamente ed uscire dalla mia zona di comfort, ho incluso ‘nelle mie prove’, oltre che pratiche molto ‘nuove’ per me, anche discipline che si avvicinassero all’idea di ‘pratica orientale’ che avevo fino ad oggi.)
Ma quali arti marziali ho provato? Quali mi sono piaciute di più? Quale ho deciso di praticare ed approfondire?
Ecco le arti marziali che ho provato, in ordine rigorosamente sparso:
- Tai Chi Chuan
- Aikido
- Qi Gong
- Karate
- Kung Fu
Sono arti marziali molto diverse tra loro anche se accomunate dalle caratteristiche descritte sopra.
Ma qual è la mia preferita? Cos’ho iniziato a praticare?
Prometto di parlarne presto. Nel frattempo, se vuoi, puoi cercare di indovinare o raccontarmi la tua esperienza con le Arti Marziali.
[Io non sono un’esperta di arti marziali (per lo meno, non ancora!). Ho raccontato la mia esperienza personale riguardo questo vasto e complesso mondo che mi attrae molto ma questo non è assolutamente un articolo esaustivo. Vuole soltanto essere uno spunto per i lettori. Chi è interessato potrà poi avvicinarsi alle arti marziali e approfondire nella teoria e nella pratica come io stessa continuerò a fare.]
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