5 motivi per tenere un diario

7 Gennaio 2018

tenere un diario: una buona abitudine di crescita personale - foto di tatianaberlaffa.com

Tenere un diario non è solamente un’attività adolescenziale per giovani ragazze innamorate. Gli studi dimostrano che, anche da adulti, è una pratica molto utile per favorire la crescita personale e l’autoconsapevolezza.

Uno degli ultimi ricercatori a sostenere questa teoria è lo studioso Stefan Klein che, nel 2015, ha presentato la sua tesi sull’importanza di tenere un diario per raggiungere la felicità al Cheltenham Science Festival. Ma  non è l’unico ad aver compreso che la scrittura di un diario personale ha un’azione terapeutica e benefica.

5 motivi per tenere un diario - tatianaberlaffa.com

Quali sono i motivi per cui vale la pena di iniziare a prendere nota quotidianamente di ciò che ci accade e di ciò che sentiamo?

Ecco 5 fattori che ti faranno iniziare (o ricominciare) ad usare carta e penna ogni giorno.

1. E’ uno ‘specchio’ di come sei

Ti può fornire importanti feedback sulla direzione che sta prendendo la tua vita, sulla modalità di reagire di fronte alle situazioni e può favorire riflessioni su temi importanti come il perdono, la gratitudine o idee più spirituali. Il diario può diventare una sorta di ‘coach’ personale sempre a portata di mano.

2. E’ un’attività meditativa

Scrivere è un’attività che ti consente di stare nel qui ed ora. La tua mente e il tuo corpo sono concentrati su un’attività che ti ‘assorbe’ completamente e ti mantiene nel ‘flusso’ del momento presente. Inoltre, scrivere una pagina di diario può diventare una specie di ‘rito’ da consumare in un momento preciso della giornata, utilizzando quaderni e penne che ti piacciono in particolar modo, in un luogo accogliente. Il momento della scrittura può diventare essa stessa una pausa di benessere.

Se ti interessa la meditazione, potrebbe piacerti anche questo articolo: knitting.

3. Aiuta a raggiungere i propri obiettivi

Il cervello registra come ‘importanti’ tutte le cose che noi scriviamo, più di quelle che noi diciamo o pensiamo soltanto. Perciò, scrivere i propri obiettivi sui diari e tenere traccia dei propri miglioramenti si imprime in maniera più forte nella nostra memoria e provoca maggiori possibilità di riuscita.

4. Favorisce l’empatia

Scrivere e riflettere su ciò che accade ti permette di esplorare diversi punti di vista che, magari, non avevi considerato. Ti consente perciò anche di ‘metterti nei panni’ dell’altro e di comprendere meglio le sue motivazioni. Allo stesso modo, puoi comprendere meglio le tue e diventare perciò, più comprensivo e compassionevole verso la persona più importante della tua vita: tu.

5. Stimola il quoziente intellettivo

Tenere un diario aiuta ad esplorare e arricchire il proprio linguaggio per cercare di spiegare al meglio quello che ci accade. Inoltre, rielaborando la situazione a parole riusciamo a rielaborarla meglio anche dal punto di vista cognitivo.

the tiny book of tiny pleasures - foto di tatianaberlaffa.com

Come iniziare a scrivere un diario

Non tutti amano scrivere e qualcuno potrebbe non avere per nulla il desiderio di cimentarsi in quest’attività. E’ importante però rendersi conto che, per tenere un diario, non è necessario possedere l’arte della scrittura. Anzi, il diario deve essere redatto di getto, senza badare troppo alla qualità e alla forma. Solo in questo modo rifletterà davvero ciò che noi proviamo e ci potrà essere utile.

Come descritto nel punto n. 2, è importante scrivere in un luogo accogliente e comodo, stabilire un orario (di solito i più indicati sono la mattina appena svegli o la sera prima di addormentarsi, ma puoi scegliere anche un altro momento a te congeniale) e scegliere un quaderno e una penna che ci piaccia e ci stimoli alla scrittura.

Oltre il diario: il journaling

Negli ultimi anni molte persone, a dispetto dei tanti apparecchi tecnologici, hanno riscoperto l’uso di carta e penna e si sono diffuse alcune modalità di scrittura originali e molto creative. Una di queste, nata nei paesi anglosassoni, ma che si sta diffondendo rapidamente anche in Italia, è il Journaling. Fare journaling è un atto creativo oltre che di autoesplorazione. Spesso i risultati sono molto belli anche esteticamente. All’interno dei ‘journal’ si ritrovano veri e propri collage, disegni, scritte realizzate con le più differenti tecniche di calligrafia.

Una vera esperta nel campo del journaling in Italia è Micaela Terzi, il suo sito si chiama thepapercoach e ha da poco istituito anche un gruppo Facebook 12journalsproject dove dispensa consigli e propone attività per provare questa forma d’arte e di scrittura.

La mia esperienza

Io adoro scrivere quindi non faccio parte della categoria di chi non ha mai provato a tenere un diario o non proverà mai. Quella del diario è una tecnica che mi interessa molto e ho trovato il modo di inserirla nelle mie abitudini quotidiane senza che mi occupi, però, troppo tempo.

la scrittura come mezzo di espressione di sè - foto di tatianaberlaffa.com

Ho scelto di tenere 2 tipi di diario.

1. Un ‘quaderno di meditazione’

Vi annoto quotidianamente il mio vissuto (emozioni, pensieri) sull’esperienza di meditazione. Chi, come me, pratica mindfulness, sa che la meditazione non scorre tutti i giorni nello stesso modo. Ci sono momenti (o periodi) in cui proprio non se ne ha voglia ed è difficile anche solo sedersi 5 minuti con se stessi e il proprio respiro. In altre situazioni, invece, si riesce a meditare per 1/2 ora, 45 minuti o 1 ora senza difficoltà.

Mi piace annotare, a fine meditazione, com’è andata, come mi sono sentita e se è emerso qualche tipo di pensiero particolare. Non entro mai nello specifico del pensiero per non restarne intrappolata, presto invece attenzione alla ‘natura’ di ciò che mi attraversa la mente o il corpo: è un progetto? Un ricordo? E’ un sentimento di rabbia? Di paura? Di gioia? E’ un dolore? Un formicolio?

Il fatto di ‘registrare’ tutto quello che fa parte della meditazione o vi ruota intorno mi permette di avere a disposizione una ‘mappa’ del percorso e dei miei meccanismi e schemi ricorrenti di pensiero.

2. Il Five Minute Journal

Un diario in 5 minuti al giorno. Il 5 Minute Journal è un progetto ideato da 2 americani: Alex Ikonn e UJ Ramdas che, sfruttando le conoscenze in campo psicologico-comportamentale, hanno creato un modello semplice ed efficace di diario che racchiude diversi approcci e li rende applicabili anche se vi si dedicano pochi minuti al giorno.

Funziona in questo modo:

Ogni pagina del diario (giornaliero) è suddiviso in 5 parti:

Compila le prime 3 al mattino e le successive 2 alla sera rispondendo alle seguenti domande:

Mattina

  1. Quali sono le 3 cose per cui ti senti grato questa mattina? [GRATITUDINE]
  2. Quali sono le 3 attività che renderanno la giornata di oggi stupenda? [PIANIFICAZIONE]
  3. Come sarò tra 5 anni? [OBIETTIVI]

Sera

  1. Quali sono le 3 cose bellissime accadute oggi? [FELICITA’]
  2. In quale modo potevo rendere migliore la giornata di oggi? [CAMBIAMENTO]

Ho iniziato quest’anno ad utilizzare il Five Minute Journal e, per ora, lo trovo utile, piacevole e non mi richiede troppo tempo.

Io utilizzo un diario, nelle pagine iniziali ho annotato le domande a cui rispondere e, quotidianamente, scrivo le mie 5 ‘risposte’ (quella degli obiettivi è sempre uguale, vietato cambiare obiettivi ogni giorno!).

Ma esiste anche una versione cartacea che puoi trovare qui: FiveMinuteJournal

E tu? Tieni un diario? Cosa pensi di quest’attività?

Ti aspetto nei commenti o sui Social per parlare del Five Minute Journal ma anche di tutti gli altri tipi di diario!

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Tatiana Berlaffa

Tatiana Berlaffa

Aiuto donne e imprenditrici a portare la mindfulness nella vita quotidiana per ritrovare una maggiore centratura e nel business per lavorare e comunicare in modo efficace ma senza essere sempre connesse. Utilizzo un approccio unico e personalizzato che si avvale delle più recenti tecniche di life e business coaching, della pratica della mindfulness e… di altre magie.

2 Commenti

  1. Karin Bonazza

    Non tengo un diario da quando ero una ragazzina, da quando mi mamma lo ha letto e messa in punizione per ciò che scrivevo, da quando una compagna di classe lo ha letto, strappato delle pagine e date in giro per la scuola. Ho inviato a scrivere poesie su un quaderno di scuola, nessuno fa caso ai quaderni

    Rispondi
    • Tatiana Berlaffa

      Mi spiace Karin di questa brutta esperienza con il diario… Hai fatto bene ad iniziare a scrivere su un quaderno. La scrittura del diario è per noi stessi, più che per gli altri. Ognuno di noi può scrivere dove e come meglio crede. Ma il beneficio è sicuro. Non rinunciarci solo perché altri ne hanno violato la privacy. Un grande abbraccio e grazie per la tua condivisione! Se hai bisogno di me, scrivimi pure. info@tatianaberlaffa.com

      Rispondi

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