Come essere più felice?
Oggi ho partecipato ad un workshop su questo tema presso Accademia della Felicità in Corso di Porta Romana, 100 a Milano.
Questo laboratorio gratuito è stato organizzato in occasione della giornata della Felicità del 20 marzo e tenuto da Francesca Zampone.
LE CHIAVI PER UNA VITA PIU’ FELICE
1 DARE
Fare qualcosa per gli altri stimola le endorfine e ti rende felice. Ad esempio, si può decidere di fare 3 atti di gentilezza al giorno per gli altri e 1 per se stessi, suggerisce la relatrice.
E ci racconta quest’esempio.
In un’azienda in cui il clima era molto teso, è stato assegnato il compito di essere gentile e generoso con la persona con cui si avevano più contrasti. E’ successo che, a poco a poco, il clima si è disteso notevolmente.
Per approfondire questo argomento e per avere suggerimenti su azioni gentili da compiere, puoi visitare il sito: randomactsofkindness.org o vedere il film ‘Il favoloso mondo di Amélie’.
2 RELAZIONARSI
Oggi facciamo un uso smodato dei social network ma a volte, purtroppo, non riusciamo ad ascoltarci gli uni con gli altri quando ci vediamo personalmente.
‘Fare il Detox’ dai social media a volte permette di migliorare la propria vita relazionale.
Ci concede di avere il tempo di vedere le persone dal vivo o di dedicarci alle nostre attività preferite.
A volte ci perdiamo un momento spettacolare come un tramonto sul mare perché dobbiamo condividerlo su Facebook. Per essere più felice, prova a godertelo senza per forza farlo sapere agli altri.
3 PRENDERSI CURA DI SÈ
Con questo non si intende soltanto andare dall’estestista a fare un massaggio, in palestra o dal parrucchiere.
Sono dei momenti che ti rendono felice e che devono essere programmati in agenda come quelli lavorativi perché hanno esattamente la stessa importanza.
A volte non è semplice sapere cosa davvero ci piace. Per capirlo, possiamo tenere un diario di tutte le cose che quotidianamente ci hanno dato appagamento. I momenti di gioia possono essere cose molto semplic: il caffè caldo la mattina, le carezze al gatto, la rivista preferita ecc.
4 APPREZZARE
Significa osservare il mondo intorno a te, vivere il momento presente qui ed ora. L’ansia, gli attacchi di panico, la depressione deriva da un modo di vivere proiettato nel passato o nel futuro.
Come insegna La PNL, quando si vivono momenti di ansia è una buona idea toccarti una parte del corpo e ricordare un momento in cui ti sei sentita felice e centrata.
Affinché questo esercizio funzioni nei momenti d’ansia, bisogna essersi esercitati in momenti di calma. Un’idea da effettuare in momenti di calma, da soli, a casa è quella di provare a toccare una parte del nostro corpo (polso, collo, mano) ricordando quando ci siamo sentiti bene per 21 giorni consecutivi*, così, quando l’ansia si presenterà, riusciremo ad attivare con un semplice gesto, il nostro sé calmo interiore.
In caso invece di tendenze depressive, l’antidoto è la creatività: fare qualcosa di nuovo, possibilmente di fisico e di manuale: una torta, decorare un oggetto ecc.
Bisogna anche connettersi con se stessi. Il modo migliore affinché questo avvenga è la meditazione. Anche per questo, l’importante è la costanza. La forma di meditazione consigliata, perché facilmente accessibile a noi occidentali, è la mindfulness.
Sul sito mindfulnessitalia.org si possono trovare indicazioni sulla pratica**.
5 PROVARCI
Imparare cose nuove, sperimentare qualcosa di diverso è fondamentale a 15 anni come a 70.
È utile, inoltre, per costruire nuovi collegamenti mentali, provare curiosità verso attività che ci sembrano molto lontane da noi: il giardinaggio per chi non ha mai avuto piante in casa, il teatro per chi è molto timido, la fit-boxe per chi è molto dolce e mai aggressivo ecc.
Altri 5 passi per essere più felice
6 DIREZIONARSI
Avere degli obiettivi a cui tendere.
Per scegliere la giusta direzione, è utile fare questo esercizio di Focusing: scrivi 30 obiettivi da realizzare nei prossimi 6 mesi. Poi attribuisci ad ogni obiettivo un mese in cui prevedi che avvenga. Affinché gli obiettivi si realizzino, scrivili e guardali tutti i giorni.
Rileggili ogni mattina. Insomma, assicurati che siano ben presenti (e sempre) nella tua mente.
Tra questi, scegline 6. Quali azioni dovresti fare per raggiungerli? Scrivi quello che intendi fare. E inizia a farlo. Quotidianamente fai qualcosa che ti porti nella direzione di ciò che desideri.
Vedere gli obiettivi nero su bianco ti ‘obbliga’ ad impegnarti di più.
E, quando avrai raggiunto gli obiettivi (e, parola di Accademia della felicità, succederà), potrai depennarli fisicamente con un bel pennarello.
Il fatto di ‘cancellare’ in modo netto gli obiettivi che hai raggiunto, accrescerà notevolmente la nostra autostima.
7 ESSERE FLESSIBILI/RESILIENTI
Le caratteristiche fondamentali dell’essere flessibili e resilienti sono le seguenti:
– Aspettarsi che accada qualcosa di positivo, (essere sempre ottimisti)
– conoscere bene se stessi
– saper comunicare bene(anche i propri bisogni)
– essere persone creative (vedere le cose da diverse prospettive)
– conoscere e riconoscere la propria efficacia personale (individuare gli ambiti di miglioramento)
– accettarsi.
Per conoscere bene te stessa, Francesca Zampone suggerisce questo: scrivi ogni mattina appena sveglia
‘le pagine del mattino’.
Si tratta di una specie di diario, rigorosamente segreto, su cui scrivere pensieri, sogni, idee. E’ fondamentale rileggerle per capire meglio come sei fatta.
Quasi sicuramente, dopo un po’ di tempo, sarai in grado di individuare un modello che ti contraddistingue, uno schema mentale che ti guida e diventerai più consapevole dei tuoi meccanismi.
Per migliorare la tua efficacia personale, ecco i siti consigliati: zenhabits.net, efficacemente.com, viaggioleggero.com
8. PROVARE EMOZIONI
Il consiglio è quello di ascoltare le tue emozioni, anche quelle negative, senza cercare di sfuggire o di contrastarle ma accettandole e, in tal modo, integrandole nella tua vita e in te stessa.
9. ACCETTARSI
La base dell’accettazione risiede in una buona PERSONAL FOUNDATION, cioè in buone fondamenta personali che sono:
A-il rapporto con il passato
B-il rapporto con i nostri bisogni profondi
C-le cose che ci danno fastidio ma che siamo costretti a sopportare
D-la definizione dei nostri confini.
Ecco i consigli per fortificare le tue fondamenta:
A- Per affrontare meglio il nostro passato, il consiglio è di scrivere 3 situazioni del passato che influiscono sul nostro benessere presente e decidere se:
-dimenticarle (non pensarci più)
-affrontarle (ad es. parlare con l’amica che ci ha offeso)
-delegarle a qualcun altro (ad esempio uno psicoterapeuta)
B- Scrivere un elenco di sensazioni di cui abbiamo bisogno (ad esempio, l’essere amati) e tenerne conto quando prendiamo una decisione o quando viviamo la nostra quotidianità.
C- Dividere un foglio in 4 parti (casa,lavoro,tempo libero, relazioni) scrivere ciò che sopportiamo a fatica, poi scegliere 2 situazioni per ogni ambito e scrivere le azioni che possiamo fare per migliorarle.
D-Imparare che noi stiamo molto meglio se delineiamo i nostri confini, se riusciamo a dire dei no, se a priori mettiamo dei paletti a quello che possiamo/vogliamo fare o meno.
10. DARE SIGNIFICATO ALLA PROPRIA VITA
Nella nostra società diamo troppa importanza al nostro ruolo lavorativo e ci identifichiamo con esso. Ogni tanto, invece, bisogna dimenticarsi il nostro ruolo lavorativo e concentrarsi sul resto, il senso della vita non corrisponde con il lavoro che facciamo.
A tal proposito, il consiglio è di visitare il sito: idler.co.uk, il sito della idler academy, fondata a Londra, è l”accademia dei pigroni’, dove si insegnano solo cose che non servono a niente.
I libri consigliati durante questo laboratorio sono:
Felicità di Ferguson -romanzo-
L’importanza di essere amati di Alain De Bottom -saggio che riguarda la sfera lavorativa-
Il salto di Linda Gratton -saggio sul mondo del lavoro del futuro-
Le dee dentro la donna di Bolen -saggio sugli archetipi del femminile-
Farsi capire di Anna Maria Testa -saggio per imparare a comunicare meglio-
La via dell’artista di Julia Cameron -percorso di 12 settimane per diventare più creativi. Basandosi su questo libro, inoltre, un gruppo di excorsiste dell’Accademia, ha deciso di incontrarsi tutti i lunedì in pausa pranzo presso il Circolo Quadro in via Thaon De Revel per confrontarsi sui progressi e sostenersi a vicenda.
*Secondo recenti studi, il periodo di tempo utile a consolidare un’abitudine è 66 giorni. Parola di Harvard. Te lo racconto qui.
**Parlo molto di Mindfulness. La pratico da diverso tempo e la consiglio a tutti. Per iniziare, puoi fare così: un semplice esercizio di Mindfulness.
⎨Articolo scritto originariamente nel Marzo 2015. Rivisto e aggiornato nel 2018. All’interno dell’articolo sono presenti alcuni Link affiliati con Amazon. Se sei interessata e vuoi acquistare il prodotto di cui ti parlo da questo Link, io avrò una piccolissima percentuale che utilizzerò su Amazon per acquistare e leggere altri libri di cui parlarti. Grazie di cuore per il tuo contributo.⎬
Che bel post! Bello davvero e ricco di risorse e spunti.
Di tutte e dieci le chiavi della felicità, per me la più difficile è da mettere in pratica è l’accettarsi. Fisicamente ma anche caratterialmente.
Mi hai dato degli ottimi spunti di riflessione, grazie 😉
Mi fa piacere Lisa! 🙂 Anche per me accettarsi non è semplice… e anche capire che, per stare bene, bisogna mettere dei confini nelle relazioni e in ambito lavorativo! Un’idea che voglio mettere in pratica è quella di scrivere gli obiettivi ed appenderli in bagno per riguardarli ogni mattina! Ne ho già scritti un po’ durante il seminario… poi farò sapere se funziona! 😉
Come vedi, piano piano, sto rimettendomi in pari leggendo tutto il tuo blog… anche in questo post ci sono degli spunti molto interessanti. Grazie per la condivisione!
Questo articolo è davvero interessante. Di più, fondamentale 😀
Grazie per la condivisione. Recupero il mio quadernetto e prendo appunti. Inoltre, credo sia giunto il momento di approfondire il discorso mindfulness, che già mi avevi consigliato. Grazie ancora e in bocca al lupo per i tuoi obiettivi!